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Eventi | 28 marzo 2018, 17:02

Savona, post-it e cortometraggi degli studenti del Mazzini Da Vinci contro il wallbullying

Gli studenti della 4ªD hanno dato vita al progetto contro ogni forma di bullismo che si possono anche notare sui muri della città

Savona, post-it e cortometraggi degli studenti del Mazzini Da Vinci contro il wallbullying

Muri savonesi che recitano scritte e numeri di telefono contro il genere femminile, le forze dell’ordine, omofobe, razziste e religiose sparse per la città, nei giardini pubblici, sulla fortezza del Priamar, nelle palestre, per un cosiddetto WallBullying.

Gli studenti della 4ªD Iss Mazzini Da Vinci non ci stanno e grazie all’aiuto e all’idea della prof.ssa Claudia Palone e della dott.ssa del Centro Giovani Asl2 Maura Montalbetti, con il sostegno dell’assessore Barbara Marozzi, hanno dato vita a questo progetto che va contro il bullismo sui muri oltre a tutte le violenze di ogni tipo.

“Abbiamo fatto fotografare ai ragazzi le scritte ingiuriose e poi loro successivamente hanno creato dei post-it con frasi affettuose e di incoraggiamento per le vittime. I ragazzi hanno lavorato tantissimo perché li stiamo aiutando a essere consapevoli che le offese scherzose che si fanno tra di loro sono comunque offese” spiegano Cladia Palone e Maura Montalbetti.

Conseguentemente ai post-it è stato creato un cortometraggio, proiettato anche nelle altre scuole oltre che nella presentazione di questa mattina in sala rossa, dove si fa riferimento al progetto e agli stereotipi di genere sul linguaggio (ripresentato in occasione della giornata contro la violenza sulle donne).

"Il cortometraggio ha lo scopo di portare alla luce una triste realtà, sempre sotto i nostri occhi ma purtroppo trascurata: molte delle scritte sparse per la città, non sono solo innocui graffiti e scarabocchi ma spesso pesanti insulti perlopiù di stampo sessista, omofobico e razzista. Il bullismo sui muri non deve e non può essere trascurato. Cancellare queste scritte d'odio è un modo per ribadire il senso di civiltà oltre che un atto di cittadinanza attiva e responsabile" spiegano i ragazzi.

“I ragazzi presentano il progetto attraverso il linguaggio e ai loro occhi, tutto questo deve arrivare ai loro coetanei e non solo. Si tratta di una tematica importantissima che da parecchi mesi trattiamo nelle scuole in collaborazione con i dirigenti scolastici, i più giovani ne sono interessati e chiedono spesso molte informazioni e momenti di confronto” continua Barbara Marozzi.

E proprio l’assessore alle politiche giovanili darà seguito a questa iniziativa grazie alla collaborazione con l’assessore Pietro Santi per far sì che le scritte vengano pulite con straccio e detergente, un vero e proprio ‘Ripulire la città’: “Ci piacerebbe organizzare una manifestazione che coinvolga la cittadinanza - concludono la dott.ssa Montalbetti e la prof.ssa Palone - sui muri le offese ci sono sempre state ma purtroppo noi adulti non le vediamo più, i bambini piccoli le notano e non si tratta di un segnale di insegnamento oltre che un pessimo biglietto da visita”.

Luciano Parodi

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