Economia - 28 marzo 2018, 08:47

"No censura al diritto di critica": l'Anm su procedura Csm per magistrato Zucca

La pratica aperta dal Csm sul sostituto pg della Corte d'appello di Genova Enrico Zucca "non diventi censura"

La pratica aperta dal Csm sul sostituto pg della Corte d'appello di Genova Enrico Zucca non diventi un un veicolo di censura del diritto di critica e della libera manifestazione del pensiero. Lo chiede l'Associazione Nazionale Magistrati.

Il riferimento è alla procedura aperta dal Consiglio Superiore della Magistratura sul magistrato, dopo le sue parole (durante un convegno sul caso Regeni) nei confronti della polizia, rievocando i fatti del G8 e della Diaz. Dichiarazioni che hanno scatenato la dura reazione dei vertici della Polizia.

"Pur nel rispetto delle prerogative dell'organo di autogoverno e al di là di ogni valutazione di merito nelle varie sedi - osserva l'Anm - nel richiamare il perimetro di applicabilità dell'art. 2 della legge sulle guarentigie, chiediamo che tale ultimo strumento venga utilizzato nei limiti previsti dalla norma e che non si trasformi in un veicolo di censura del diritto di critica e della libera manifestazione del pensiero, con possibili conseguenze sull'esercizio della giurisdizione".

Si tratta di diritti "riconosciuti a tutti i cittadini e dunque anche ai magistrati, pur nei limiti del rispetto del codice etico, che richiama ad equilibrio e continenza, nel rispetto delle Istituzioni. Vigileremo costantemente affinché i predetti diritti vengano sempre garantiti", conclude l'Anm.

vg