Ancora “bufera”, a Loano, sul tema delle Commissioni Consiliari. Il primo ad annunciare la propria volontà di prenderne le distanze era stato Gianni Siccardi, capogruppo del PD/Da sempre per Loano, sostenendo che tanto era inutile partecipare a qualcosa in cui venivano imposte alla minoranza delle soluzioni preconfezionate senza diritto di replica (leggi QUI). Pochi giorni dopo era arrivata al sindaco e alla maggioranza la lettera di Paolo Gervasi, capogruppo di LoaNoi, nella quale dichiarava, per gli stessi motivi, di condividere la posizione di Siccardi (leggi QUI).
A queste accuse replica il sindaco Luigi Pignocca: “In questi giorni inizia il mio 17° anno in consiglio comunale, un traguardo che per me è motivo di grande emozione. E sinceramente è stata una delle mie più importanti battaglie da sindaco l’introduzione delle commissioni consiliari. Ricordiamoci che esse non sono obbligatorie per legge, ma viene lasciata all’amministrazione la facoltà di adottarle o meno, ed io le ho fortemente volute proprio per fruire tutti di una ulteriore piattaforma di confronto.
Capisco benissimo quando dite che una pratica non dovrebbe arrivare ‘perfetta’ e completa sui tavoli delle commissioni, ma dovrebbe essere molto più in forma di bozza proprio per stimolare il dibattito sulle possibili proposte, e so anche che collaborazione non implica unanimità con la maggioranza, ma che dalle obiezioni nascono nuovi spunti di riflessione. Comunque, alla luce di tutte queste considerazioni, e considerando quanto ho voluto l’adozione delle commissioni consiliari, chiedo a tutta la minoranza un ripensamento. Spero che torniate sui vostri passi e che si possa riprendere a lavorare tutti insieme alle commissioni. Ovviamente non chiedo un ripensamento di tipo politico, continueremo ad essere su fronti contrapposti, ma si tratta di un ripensamento tecnico volto esclusivamente a lavorare per la città”.
Risponde Paolo Gervasi (LoaNoi): “Per quanto riguarda il ‘ripensamento non politico’, noi siamo una lista civica, senza riferimenti politici. In questo appello il sindaco è stato bravo a ‘glissare’ sulle motivazioni che hanno spinto la minoranza a questa decisione. Da parte della maggioranza chiediamo un po’ più di attenzione a certi comportamenti. Sicuramente valuteremo queste parole, ma chiediamo di poter essere messi in condizione di lavorare e si tratta di contesti puramente operativi, non politici: riteniamo infatti di poter dare il nostro contributo alle commissioni per il bene della città e dei cittadini, contributo che non ci viene mai consentito di offrire perché troviamo davanti a noi solo soluzioni già acquisite e, spesso, tante promesse”.
Commenta anche Gianni Siccardi (PD/Da sempre per Loano): “Ringrazio il sindaco per essere voluto tornare sul tema di questa frattura. Io non mi sento animato da un ‘Sacro Furore’ politico, io sono qui solo per cercare di approfondire, discutere, cercare di migliorare compatibilmente con la mia preparazione e le mie capacità ma senza litigare, solo con lo scopo di lavorare insieme per il bene della città. Oltre al discorso legato alla gestione delle commissioni consiliari, ne faccio anche una questione di disciplina etica. E torno nel merito di quel famoso carro di carnevale, del quale si è tanto discusso. Era un carro ironico, scherzoso, e per questo non mi ha turbato vedere su quel carro la presenza del sindaco o di Vaccarezza, personaggi loanesi conosciuti che, semmai, accentuavano lo spirito umoristico della cosa. Mi ha infastidito vedere due candidati alle elezioni, non loanesi, appartenenti a una precisa fazione politica. Questa strumentalizzazione non mi è piaciuta”.