Era meno di una settimana fa quando l’amministrazione comunale di Finale Ligure, presso il Centro Civico Fontana, incontrava alcuni rappresentanti di Varigotti che esprimevano il loro malumore sullo stato di questo antico rione finalese (leggi QUI).
Pochi giorni dopo noi di Savonanews siamo andati alla ricerca di alcuni “punti caldi” della zona per capire a fondo le varie problematiche. Con noi era presente Sergio Colombo, consigliere capogruppo di Finale Ligure Viva (e consigliere provinciale). Da tempo il suo gruppo civico sta conducendo una “battaglia” per il riscatto delle zone finalesi che considera maggiormente trascurate: ricorderete, su questo stesso tema, l’inchiesta sul Monte di Pia (leggi QUI).
Con Colombo abbiamo seguito un itinerario che, partendo dalla passeggiata lungomare, si è poi spostato verso le zone più interne. Riportiamo qui di seguito le problematiche come ce le ha evidenziate il capogruppo di Finale Ligure Viva. Tutti gli argomenti trattati sono anche visibili in fotogallery.
Verde Pubblico: “Sono state piantumate in vaso delle alberature che avrebbero avuto bisogno di un’aiuola, con l’inevitabile conseguenza che le radici hanno spaccato i vasi. Altro verde di più piccole dimensioni, invece, non ha attecchito, con risultati antiestetici, sterpaglie appassite nei vasi e rami secchi”.
Panchine: “Senza entrare nel merito dell’estetica delle panchine, che possono piacere o meno, non sono state fissate alla passeggiata. Qualsiasi gruppo di vandali può decidere di spostarle, ribaltarle o portarle via”.
Monumento ai caduti: “Nei giardini sul lungomare abbiamo un’opera d’arte che raffigura una deflagrazione di una bomba. Ma non è valorizzata, non è adeguatamente illuminata e spesso è anche schermata alla vista da cartelloni pubblicitari. Molte persone non ne conoscono nemmeno l’esistenza”.
Parcheggi privati con sbarra in ex-aree FS: “Noi di Finale Ligure Viva siamo a favore della libera impresa, per cui massimo rispetto per il privato che è riuscito a entrare in possesso di quelle aree. Ma perché un singolo cittadino c’è riuscito e un’amministrazione, in 40 anni, no?”
Incrocio tra strada degli ulivi e strada per Isasco: “Assistiamo alla presenza di una curva a gomito eccessivamente marcata, scomoda da percorrere e pericolosa. Perché nessuno ha mai valutato l’ipotesi di una rotatoria? In quel punto sarebbe molto comoda”.
Case in abbandono nelle zone interne: “Abbiamo una palazzina vecchio stile che, adeguatamente restaurata, potrebbe essere un fiore all’occhiello cittadino. Inoltre si presterebbe a molteplici utilizzi sociali e culturali: musei, centri congressi, uffici pubblici e molto altro. E invece è lasciata ai topi e all’incuria. Non solo: tramite un varco nel giardino diventa un dormitorio abusivo”.
Rifacimento delle ringhiere ex-FS: “Noi di Finale Ligure Viva riteniamo che il bordo strada sia stato ringhierato ex-novo in un punto che non richiedeva questo intervento, perché le barriere in cemento poste dalle ferrovie erano ancora valide. Invece ci sono dei tratti in cui il dislivello è massiccio e totalmente privo di protezione. Se un bambino, giocando, cadesse giù dal bordo della strada, quali conseguenze ne avremmo?”
Box privati in ex-aree FS: “Sui parcheggi pubblici scomparsi ci siamo già pronunciati (leggi QUI). Ribadiamo ancora una volta che noi di Finale Ligure Viva siamo favorevoli alla libera impresa. Ma i box realizzati dal privato, dal design estremamente moderno, non si sposano con le case antiche circostanti. Il Comune avrebbe dovuto chiedere una maggiore armonizzazione paesaggistica”.
Viabilità strade interne: “C’è un punto in cui la strada degli Ulivi è davvero molto stretta e a doppio senso di marcia. Che cosa potrebbe succedere se un’ambulanza dovesse passare di là a gran velocità, magari in piena estate, quando il traffico è già di per sé congestionato?”
Antichi lavatoi: “Nei lavatoi c’è una parte della nostra storia. Rappresentavano qualcosa di importante, anche a livello aggregativo, nelle società rurali del tempo che fu. A Varigotti ne abbiamo di bellissimi, che andrebbero restaurati e valorizzati, come tanti altri paesi liguri hanno fatto”.
Zona delle Casasse: “Sotto le Casasse abbiamo una strada bellissima, con vista sul mare. Al momento è chiusa perché, a detta dell’amministrazione, è soggetta a rischio frane. Si potrebbe sul lato mare, che oggi è totalmente abbandonato, acquisire i terreni dai privati, ripulire completamente l’area e allargare la sede stradale. Sul lato monte abbiamo tante associazioni sportive di climbers che sicuramente sarebbero disponibili a mettere in sicurezza la zona a costo zero o quasi. In questo modo, adeguandola e riaprendola, si avrebbe una valida alternativa alla via Aurelia per raggiungere la frequentatissima zona del Malpasso, soprattutto in estate”.
Borgo Saraceno: “Bisognerebbe poter inserire delle fasce orarie anche brevi di apertura, come era fino a poco tempo fa a Finalborgo, per quei residenti che hanno bisogno di poter entrare con la propria autovettura, magari per accompagnare anziani con problemi di deambulazione a visite mediche o altro”.
Conclude Colombo: “Questi sono solo alcuni suggerimenti, ma sicuramente ci sarebbero tante altre cose da dire sugli interventi necessari a rendere Varigotti un luogo più accogliente”.