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Politica | 19 marzo 2018, 14:58

Forza Italia, Vaccarezza perplesso per le dichiarazioni di Biasotti: "Con Toti la Liguria è un passo avanti"

Costa, capogruppo "Noi per l'Italia": "E' un errore mischiare le dinamiche e gli scenari nazionali con l'ottima esperienza amministrativa in Regione Liguria"

Forza Italia, Vaccarezza perplesso per le dichiarazioni di Biasotti: "Con Toti la Liguria è un passo avanti"

Le parole del coordinatore regionale di Forza Italia Sandro Biasotti su una possibile accordo a livello nazionale della Lega con il Movimento 5 Stelle e sul fatto che il centrodestra dovrebbe rompere l'alleanza con i membri del Carroccio a livello regionale hanno creato polemica sul fronte forzista, smentendo una possibile spaccatura. 

"Leggo i quotidiani, e resto sorpreso se non esterrefatto, dalle dichiarazioni del Senatore Sandro Biasotti, relative ad una possibile uscita del Gruppo Consiliare di Forza Italia dalla maggioranza della Regione Liguria, a seguito di eventuali accordi livello nazionale".

Inizia così il comunicato del Presidente del Gruppo Consiliare di Forza Italia in Regione Liguria Angelo Vaccarezza, a seguito dell’intervista riportata dai quotidiani odierni, dal neo eletto in Senato Sandro Biasotti, che ha definito “altissimo”il rischio di caduta della Giunta Toti in caso di accordo Lega Cinque Stelle nelle trattative per la formazione del nuovo Governo.

"Quasi tre anni fa – continua Vaccarezza- i liguri hanno fatto una scelta, eleggendo Giovanni Toti a Governatore, dando alla nostra terra una opportunità di sviluppo dopo anni di immobilismo. Il modello di Governo del centrodestra sta funzionando, non vedo perché i bisticci romani”, debbano intromettersi in un percorso intelligente, costruttivo, premiante per la regione, inficiando il lavoro di una squadra che, dai consiglieri di maggioranza fino ad arrivare agli assessori, ha affrontato con responsabilità e trasparenza questo impegno" spiega Vaccarezza.

"Certo se a Roma si verificasse quanto paventato, un po’ il sapore del”tradimento” nei confronti di chi ci ha votati si sentirebbe, ma qui in Liguria la situazione è assolutamente differente e io non sarò mai il marito che ricorre all'autocastrazione per vendicarsi della moglie. Ho 4506 motivi per proseguire il percorso iniziato il 31 maggio del 2015 a fianco di Giovanni Toti. Tanti sono gli elettori che mi hanno accordato la loro fiducia; non arretro di un passo. Lo devo a loro, a tutti coloro che indecisi, hanno cambiato idea, a chi non l’ha ancora cambiata; perché la politica è anche e soprattutto amore per la propria terra, per la quale si lavora con serietà e determinazione, come il centrodestra unito, ha fatto, sta facendo, e farà, fino alla fine. In Liguria nel 2015 abbiamo dato vita ad un modello di governo che a Roma nessuno era stato in grado di creare, siamo un passo avanti e non saranno né i personalismi né le “querelle” romane a farci tornare un passo indietro" conclude il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia.

Della stessa idea Andrea Costa, capogruppo di “Liguria Popolare - Noi per l’Italia”, che ha lanciato un invito alla riflessione: «Non bisogna mischiare le dinamiche e gli scenari nazionali con l’ottima esperienza amministrativa della Regione».

E aggiunge: «I due livelli vanno tenuti separati, non bisogna compromettere il buon lavoro che si sta facendo e che è stato premiato anche con la vittoria ottenuta nel Comune della Spezia».

«La mia stessa esperienza personale conferma che è possibile tenere separato il livello nazionale da quello regionale: faccio parte della maggioranza di centrodestra della Regione e nel contempo ho militato in un partito che a Roma governava con il centrosinistra, avendo sempre come primo obiettivo l’interesse dei liguri.» conclude Costa.

cs

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