Attualità - 19 marzo 2018, 18:56

Piaggio Aero, confermato il ritiro delle 114 procedure di mobilità

L'azienda: "Ribaditi i capisaldi dell’accordo siglato il 15 marzo 2018 per la mobilità volontaria e i pilastri del piano industriale quinquennale per una crescita sostenibile nel tempo"

Dopo l’incontro tra Ministero dello Sviluppo economico, Azienda, Regione Liguria e parti sindacali è stato confermato il ritiro delle 114 procedure di mobilità annunciate da Piaggio Aero tra gli stabilimenti di Genova Sestri Ponente e Villanova d’Albenga, e la trasformazione della procedura in esodo incentivato.

Tutte le parti hanno convenuto di incontrarsi nuovamente per compiere una analisi dettagliata del nuovo piano industriale che sarà presentato dall’azienda stessa. Il Governo ha altresì confermato che la cassa integrazione per lavoratori Piaggio è prevista fino al 31 dicembre 2018: pertanto c’è tempo a sufficienza per approfondire il confronto con l’azienda.

Regione Liguria dal canto suo sottolinea la necessità che, durante analisi del piano aziendale, si faccia chiarezza sull'impegno del governo in tutte le sue articolazioni, e quindi con il coinvolgimento degli altri ministeri interessati, e si faccia anche chiarezza sull'impegno dell'azionista di controllo riguardo stabilità dell'impresa.

Regione Liguria ha ribadito che nelle prossime settimane, come da accordi presi, proseguirà il lavoro di censimento delle professionalità dei lavoratori coinvolti.

"Il confronto, richiesto dal MISE stesso - spiega in una nota Piaggio Aerospace - segue la firma dell’Accordo sottoscritto dalla Società e le stesse rappresentanze dei lavoratori il 15 marzo scorso riguardante la procedura di mobilità volontaria avviata il 12 marzo per i 114 dipendenti di Piaggio Aerospace già in cassa integrazione. L’Azienda, secondo l’intesa e in coerenza con gli accordi sottoscritti già nel 2017 in sede regionale per la gestione del personale in cassa integrazione, ribadisce l’impegno a mettere a disposizione una serie di strumenti aggiuntivi volti a favorire gli esodi volontari, la ricollocazione all’esterno e l’accompagnamento verso un trattamento pensionistico o soluzioni di autoimprenditorialità. Piaggio Aerospace tiene altresì a precisare di non aver inviato alcuna lettera di licenziamento, come invece erroneamente riportato da alcune testate giornalistiche, il 13 marzo scorso". 

"Più in dettaglio, l’accordo prevede che venga corrisposta, oltre all’indennità economica sostitutiva del mancato preavviso e a integrazione del TFR, una somma – variabile a seconda del periodo di definitiva adesione – a titolo di incentivazione: 30 mensilità per chi aderisce entro il 20 aprile 2018 per un massimo di 50 lavoratori; 24 mensilità per chi aderisce entro il 20 maggio (massimo 35 lavoratori); 18 mensilità entro il 20 giugno (massimo 18 lavoratori); 12 mensilità entro il 18 luglio (massimo 11 lavoratori). L’azienda ha inoltre già attivato una primaria società di outplacement per ricercare opportunità di ricollocazione al lavoro, cui diversi lavoratori stanno già aderendo". 

"Piaggio Aerospace - prosegue - ribadisce che l’attuale Piano Industriale, approvato lo scorso 21 dicembre 2017 con il supporto dell’Azionista e dei principali stakeholder, vuole essere una piattaforma che assicuri nel tempo la stabilità operativa e finanziaria, nonché lo sviluppo dell’azienda. Per assicurare una crescita sostenibile nel tempo, l’azienda ha scelto di focalizzarsi sui velivoli, massimizzando gli investimenti e gli sforzi sulle proprie due eccellenze, ciascuna leader nella propria categoria: il turboelica P.180 Avanti EVO e il programma P.1HH.

 “Il nostro impegno è volto ad attribuire a Piaggio Aerospace il giusto posizionamento sul mercato, una crescita sostenibile nel tempo, un’identità forte e una solida visione industriale che risponda a un contesto globale in continua evoluzione - ha aggiunto Renato Vaghi, Amministratore Delegato di Piaggio Aerospace - Punteremo sui nostri prodotti di eccellenza per continuare a crescere e garantire un futuro all’azienda e al territorio. Siamo certi di poter continuare ad avere un dialogo costruttivo con tutte le parti per intraprendere insieme il percorso di crescita sancito dal nuovo Piano Industriale”. 

Redazione