Vincenzo Nibali è il re della Milano-Sanremo. Lo "squalo" dopo 12 anni (ultimo trionfo azzurro targato Pozzato nel 2006) riporta il tricolore al primo posto su via Roma. Decisiva la sua fuga sul Poggio,
"Non lo so nemmeno io cosa ho fatto - il commento a caldo di Nibali - dovevamo correre per Colbrelli, dovevo seguire, ma poi nella parte finale sono partito e ho sentito il vuoto, non mi sono girato fino alla fine e a 50 metri ho guardato indietro e ho sospirato per godermi questo successo. E' una gara che non speravo nemmeno di vincere ma è stato bello così, ora piano piano inizierò a gustarmela".
Una gara caratterizzata dalla pioggia, almeno fino a Ceriale, con nove corridori a fare da battistrada dal Turchino fino alla Cipressa. Poco entusiasmanti i capi, soprattutto la Cipressa avara di emozioni, ma nel Poggio lo scatto decisivo di Nibali, partito in salita e scappato in discesa senza che nessuno fosse più in grado di riprenderlo, nonostante i tentativi di Trentin e Sagan al ritorno in Aurelia nel tratto matuziano. La volata dietro allo "squalo" ha visto arrivare secondo Caleb Ewan, l'australiano compagno di squadra di Matteo Trentin, e Arnaud Demare, il francese vincitore del 2016 che va a completare il podio. Sesto il campione del Mondo in carica Peter Sagan, undicesimo il trionfatore del 2017 Kwiatkowski, polacco del team Sky.
Erano 12 anni che un italiano non trionfava in via Roma, l'ultimo fu Filippo Pozzato nel 2006, mentre Nibali fu l'ultimo azzurro sul podio nel 2012. Statistiche che oggi, grazie al campione siciliano, vanno piacevolmente aggiornate.