Savona - 08 marzo 2018, 08:00

Tpl ai privati, impegno dei sindacati per la richiesta di una proroga

Rimangono solo 20 giorni di tempo però per scongiurare la privatizzazione. Ampie critiche al sindaco di Savona Caprioglio e alla presidente della Provincia Giuliano nell'assemblea pubblica di ieri a Palazzo Nervi.

Venti giorni di tempo per cercare di chiedere una proroga e bloccare al momento la privatizzazione del trasporto locale. Questa praticamente la richiesta dei sindacati  al termine dell'assemblea pubblica, aperta ai cittadini, che si è svolta ieri sera nella sala mostre del palazzo della Provincia di Savona e organizzata da Cgil, Cisl, Uil Trasporti e Faisa Cisal.

Una sala gremita, pronta a far sentire la propria voce con un tono anche polemico rivolto all'assenza del sindaco di Savona Ilaria Caprioglio (primo socio Tpl) e la presidente della Provincia Monica Giuliano, erano invece presenti il consigliere regionale Andrea Melis, i consiglieri comunali Marco Ravera, Salvatore Diaspro, Manuel Meles e Daniela Pongiglione oltre al sindaco di Cosseria Roberto Molinaro.

A fine anno la Provincia insieme ai comuni che hanno aderito praticamente in massa, hanno deciso di istituire un bando che permetterà a un privato di gestire l’azienda, decisione questa, secondo Palazzo Nervi, obbligata visti gli altissimi costi che le amministrazioni locali non avrebbero potuto sobbarcarsi. (leggi QUI)

Durante l'incontro, moderato da Claudio Schivo, segretario Cgil Savona sono stati diversi gli interventi dei sindacati, lavoratori e dei politici locali: "Circa l’87% delle aziende stanno chiudendo in attivo - spiega Mauro Nolaschi, segretario generale Faisa Cisal - nelle due precedenti gestioni aziendali Tpl i lavoratori hanno subito pressioni, licenziamenti, ma è sempre stato portato un utile e ora viene venduta a qualcun altro. Il privato viene a investire e vuole un utile, l’esempio con Atp di Genova è palese. A Savona questa gara procurerà dei problemi come a Pavia, se ci saranno degli esuberi chi piangerà i lavoratori visto che qua in provincia, a Savona non ci sono i soldi?".

"Il trasporto pubblico ha un aspetto sociale importante, il chilometraggio sulle strade collinari sarà tagliato, gli accordi aziendali con i lavoratori verranno dimezzati, il problema di sicurezza esiste già quest’oggi. La politica non deve fare scelte finanziarie ma sociali" continua Franco Paparusso, Uil.

Andrea Melis, consigliere regionale M5S: “Questo tema in Regione ci ha impegnato fin da subito, la legge 33 è stata modificata subito e si è tornati alla ridefinizione degli ambiti a livello provinciale. Penso che sia doveroso di tentare di scegliere un percorso diverso, il comune di Savona non ha avviato un dialogo con la Regione, molte forze politiche pensano che il trasporto pubblico sia un problema".

Il consiglio comunale di lunedì 12 marzo si avvicina e Marco Ravera, consigliere comunale a Savona per ‘Rete a sinistra’ lancia un'idea: “Presenteremo un’altra mozione urgente per chiedere una proroga com’è stato per le altre province, vi chiedo di essere tutti presenti in consiglio per fare pressione”.

Questa vicenda è stata trattata da tempo con superficialità, come una pratica da passare con fastidio perché nessuno si vuole prendere" continua Giulia Stella, segretaria generale Cgil.

Roberto Molinaro, sindaco di Cosseria, l'unico amministratore presente spiega la situazione che si è venuta a creare tra i comuni soci: “I sindaci hanno un margine di manovra limitatissimo, i soldi non ci sono, non ci sono le forze per prendere queste quote e comunque non possiamo pensare che vengano diminuire le corse, non si può accettare che nell’entroterra vengano effettuati dei tagli".

Spazio poi ai lavoratori Tpl con le parole di Bartolomeo Merella e Simonetta Giusto: “Chiedo unità da parte nostra, la passività ha creato disastri, cerchiamo di vedere cosa sta succedendo, motivando e contrastarlo. Posso dire che in altre realtà c’è la schiavitù. Non facciamoci scivolare via dalle mani i nostri diritti. Abbiamo fatto tanto per questa azienda, dalla fusione ad ora tutto sta svanendo, dobbiamo dare più servizi e la gente deve pagare le corse".

Danilo Causa, Cisl e Giuseppe Gulli, Uil Trasporti hanno chiuso l'assemblea ricordando l'impegno totale per questi 20 giorni di avvicinamento alla chiusura del termine del 31 marzo per cercare di arrivare a una proroga e al momento il mantenimento in house del servizio.

Luciano Parodi