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Politica | 06 marzo 2018, 12:54

Delusione LeU nel post voto, Acquilino: “Abbiamo avuto poco tempo per presentarci, ripartiamo in mezzo ai cittadini”

Il candidato all’uninominale al Senato ha raggiunto solo il 3%: “Ricominciamo da questo per costruire un’importante forza di sinistra che al momento non esiste più”

Delusione LeU nel post voto, Acquilino: “Abbiamo avuto poco tempo per presentarci, ripartiamo in mezzo ai cittadini”

È stata raggiunta la soglia del 3% ma per Liberi e Uguali c’è poco da festeggiare, un risultato probabilmente che non ci si aspettava sia a livello nazionale che regionale.

Il candidato all’uninominale al Senato Sergio Acquilino, che si è attestato proprio sulla soglia minima (Liguria al 4,42%, Savona città 5 e 4%), esprime tutta la sua delusione: “Credo che sia un risultato al di sotto delle aspettative, la percentuale savonese è di poco superiore ma abbiamo pagato il fatto di aver costruito la lista all’ultimo, non siamo riusciti ad avere tanta visibilità e quindi il nostro programma non è stato recepito perfettamente”.

“Questo scontento ha fatto che sì che il voto sia stato in parte di protesta nel caso del M5S e regressione nei confronti della Lega i quali hanno cavalcato l’onda lunga della sicurezza - continua Acquilino - Sono stati fatti tanti errori in questi anni sia da parte del Pd ma anche in parte nostra che non siamo riusciti a contrastare le problematiche che persistono in materia di lavoro”.

LeU costruito come partito di scissione dal Pd il quale ha unito proprio i fuoriusciti dai Dem e da altre realtà si colloca decisamente più a sinistra ed è proprio da questo aspetto che si cercherà di creare un alternativa che al momento sia a livello provinciale ma soprattutto nazionale non esiste, visti gli exploit del centrodestra (soprattutto Lega) e Movimento 5 Stelle: “Noi siamo una forza politica assolutamente di sinistra e cercheremo di costruirlo al meglio, come diceva Massimo Troisi, ‘Ricomincio da tre’, ripartiamo da questo piccolo risultato per ritornare in mezzo alla gente, come detto da Grasso nella conferenza stampa nazionale alle prossime elezioni si potrà avere un risultato migliore, il concetto di equità, giustizia e lavoro sono stati difficili da far capire in una campagna elettorale in cui ognuno ha urlato più forte”.

Un dialogo con il Partito Democratico e con i pentastellati non sembra impossibile: “Vedremo cosa succederà all’interno del loro partito post dimissioni Renzi, anche se penso che non sia solo lui il problema - spiega l’avvocato cellese - il Pd deve cambiare rotta e ritornare per lo meno ad essere un partito di centrosinistra a quel punto la collaborazione sarà possibile, stessa cosa si potrà pensare di fare con i M5S”.

“Bisogna costruire una forza importante sul savonese, molti in prospettiva si sono dati disponibili a collaborare, non saremo solo un centro di aggregazione per la protesta contro le politiche liberiste ma vogliamo essere uniti per rappresentare tutti i lavoratori. Su Savona tanto c’è da fare penso anche solo alla problematica sugli asili. Ricostruiamo prima di tutto un rapporto logorato con le persone” conclude Acquilino

Luciano Parodi

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