Politica - 05 marzo 2018, 17:35

Loano, "l'affondo" di Siccardi: "Il sindaco Pignocca verso posizioni estremiste, impossibile per me dialogare"

Le perplessità del capogruppo della lista PD/Da sempre per Loano anche in merito alla campagna elettorale: "L'Ufficio Stampa è contrattualizzato per riportare le azioni amministrative, le manifestazioni salienti e tutti quegli eventi che possano per risonanza dare lustro alla città di Loano. Ogni diverso uso lo lascio all'intelligenza del sindaco"

I toni di questa campagna elettorale appena conclusasi continuano a sollevare malumori a Loano. Dopo le frequenti critiche di LoaNoi sulla "strumentalizzazione del CarnevaLoa per fare campagna elettorale" un altro affondo arriva da Gianni Siccardi, capogruppo consiliare della lista PD/Da Sempre per Loano, che scrive questa lettera al sindaco (e per conoscenza agli assessori e ai consiglieri comunali): "Ho partecipato ieri ad una informale Commissioni, convocata dalla Dottoressa Luana Isella, presente l'Assessore Vittorio Burastero ed il Consigliere Daniele Oliva, che ringrazio vivamente per il loro senso di appartenenza e per indirizzare al buon fine ogni azione che possa essere ritenuta utile al benessere della nostra Città.

Anche in questa occasione non ho mancato, insieme al collega Daniele Oliva, di far mancare la nostra partecipazione ed i nostri suggerimenti ad una più efficace attuazione della delibera proposta.

Ma ahimè, ho avuto poi una nottata da “infame” perché mi sono chiesto, con profondo spirito censorio nei miei riguardi, come potevo così attivamente partecipare ad una Amministrazione, che nonostante le rassicurazioni che mi erano state date all'inizio di questo lustro amministrativo, ammicca così spavaldamente con “cose” che definire borderline è un impreziosire il dizionario italiano.

Mi chiedo in modo particolare che bisogno c'era di strumentalizzare un'eccellenza delle manifestazioni invernali e estive, come il carnevale, con quella comparsata sui carri della sfilata. Passi pure pure, signor Sindaco la Sua presenza e quella del Consigliere Regionale Angelo Vaccarezza (si sa che con fascia o senza fascia tricolore Voi una foto non la negate a nessuna), ma quale senso aveva la rappresentanza di una “cosa” che nel Consiglio Comunale neppure esiste ed auspico, per l'intelligenza dei miei concittadine, non debba esistere mai.

Non paghi, alcuni giorni dopo, non avete resistito all'ennesimo foto di gruppo dove Lei e la Sua Giunta, con sguardi smaglianti, vi siete immortalati insieme a detta “cosa” in un selfie tutto “anema e core”. Ovviamente, finalizzato ad uno spot elettorale.

Anche in questo caso desidero ricordarLe che l'Ufficio Stampa è contrattualizzato per riportare le azioni amministrative della Sua Giunta, le manifestazioni salienti e tutti quegli eventi che possano per risonanza dare lustro alla città di Loano. Ogni diverso uso lo lascio alla Sua intelligenza.

Parrebbe chiaro che in queste azioni qualcuno, Lei per primo Signor Sindaco, sta cercando futuri collocamenti condivisi e qualcun altro, per eguali fini, sta chiedendo credenziali per le prossime elezioni comunali. Dimentico che la “cosa” oltre ad esprimere in ogni distinguo: diversità, in ogni criminalità; facile istigazione, in ogni manifestazione: espressioni di violenza; è anche la stessa che parlando di bambini non manca mai di far mancare l'aggettivo italiani a seguire (lasciando a chi legge ogni riflessione in merito).

Ma proprio da Lei Signor Sindaco, per la Sua storia personale, non me lo sarei mai aspettato; così come auspico (con scarse speranze) che anche qualcuno della Sua bulgara maggioranza possa liberare il Suo pensiero in merito. Immaginavo anche che il Consiglio Comunale, di cui faccio parte, oltre ad essere il principale organo collegiale della Città, fosse anche principalmente espressione di cultura e si ponesse nei confronti dei giovani come esempio educativo, nel rispetto del nostro passato e proiettando al futuro lo spirito più concreto e vero della convivenza.

Nei due anni, di questa mia nuova esperienza amministrativa, ho pellegrinato insieme a Voi da un monumento all'altro, convincendomi di volta in volta che riteneste che una corona di fiori potesse mondare la coscienza di tutti, orbi che il gesto era solo un'azione assolta nel deserto dei Tartari.

Ecco oggi spiegato il perché la frivolezza di una “cosa” possa diventare, per qualcuno, lo strumento per future opportunità, dimentico dei valori che questa Città ha sin qui espresso e dei riferimenti che una seria Amministrazione non dovrebbero mai far mancare.

Per questi seri motivi etici La informo che sono giunto alla esclusiva e personale determinazione, di non condividere più nessuna azione consultiva all'interno delle Commissione preposte, a partire dalla prossima del 12 marzo, rimandando al Consiglio Comunale ogni mia più severa osservazione agli atti prodotti dalla Sua Giunta".

Redazione