Attualità - 01 marzo 2018, 15:12

Savona, personale scolastico al “lavoro” negli istituti vuoti: “Al freddo, considerati come servi della gleba”

“Siamo stati obbligati a recarci sul posto di lavoro rischiando la nostra incolumità, in caso contrario per giustificare l’assenza saremo stati costretti a prenderci un giorno di ferie”

“Il sindaco Caprioglio ci ha fatto sentire come servi della gleba!”. Con queste parole alcune persone presenti stamattina a scuola facenti parte del personale ATA dell’I.I.S. Boselli-Alberti di Savona (collaboratori scolastici, amministrativi e tecnici di laboratorio) hanno voluto esprimere la propria delusione circa i fatti occorsi quest’oggi, con la sospensione dell’attività didattica.

La decisione era partita dall’ordinanza di ieri firmata dal primo cittadino ma non faceva riferimento alla totale chiusura; ciò ha costretto gli addetti a raggiungere lo stesso il posto di lavoro (leggi QUI).

“Siamo stati costretti a presentarci presso il nostro Istituto Scolastico, con non poche difficoltà e rischi per l’incolumità della nostra persona - spiegano i lavoratori - per ritrovarci in aule vuote, senza alunni e docenti, e spesso al freddo o con termosifoni che, anche se a tratti accesi, non abbastanza per scaldare, tenendo presente che il vento soffiava così forte da penetrare ovunque, in ogni vecchio infisso della scuola seppur chiuso”.

“Ciò che ci lascia indignati è la considerazione che ha di noi il nostro Sindaco - continuano - che decide di sospendere le lezioni per alunni e docenti ma non per noi, eppure i cittadini dovrebbero essere tutti uguali, non dovrebbero esistere cittadini di serie A e B”.

Ordinando la sospensione e non la chiusura totale come hanno espresso i sindaci di altri comuni (e tutto ciò era già successo in precedenza con l’allerta meteo che aveva visto i lavoratori essere presenti a scuola), il personale ATA sarebbe stato obbligato a presentarsi al lavoro o se impossibilitato per maltempo e neve a raggiungere la scuola, “costretto” a usufruire di un giorno di ferie per giustificare l’assenza.

“Da una parte si sospende per evitare pericoli per le persone che devono viaggiare e spostarsi e dall’altra parte non ci si cura neanche di ‘quei poverini’ facenti parte del personale scolastico che saranno costretti, grazie alla sua Ordinanza, ad uscire lo stesso di casa esponendosi a gravi rischi e per niente perché le scuole sono vuote! Questa è la coerenza della Sindaca Ilaria Caprioglio che ci fa sentire i ‘servi della gleba del 2000’. Ringraziamo vivamente il Sindaco per averci tenuto nella giusta considerazione”, concludono nella loro lettera di protesta i portavoce del personale ATA.

Luciano Parodi