"Siamo soddisfatti per aver raggiunto l'attesa firma all'Accordo di programma sul progetto di riconversione industriale delle aree entro i termini che ci eravamo posti. Adesso arriva la fase più importante: una volta pubblicato il bando, auspichiamo che sia importante la partecipazione da parte di soggetti interessati all'insediamento nelle aree del savonese e Val Bormida". Lo ha dichiarato l'assessore regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi, oggi a Roma, nella sede del ministero dello Sviluppo economico, per la sottoscrizione dell'Accordo di programma per le aree di crisi complessa di Savona.
Oltre che da Regione Liguria, il documento è stato firmato dal viceministro Teresa Bellanova, dalla Provincia di Savona e dall'Autorità di sistema portuale Tirreno occidentale.
“Le manifestazioni di interesse – puntualizza l'assessore Rixi – pervenute attraverso la call indetta da Invitalia sono servite esclusivamente a dare un'indicazione sui potenziali investitori e sugli eventuali progetti di insediamento e riconversione. Ora si entra nel vivo: anche chi ha risposto alla call dovrà comunque presentare il progetto partecipando al prossimo bando. Ci aspettiamo, inoltre, che vengano presentati progetti che non sono stati inviati nella call, per esempio nel settore turistico, oltre che quello industriale, manifatturietro, commerciale e logistico. Regione Liguria, come già detto, metterà in campo, attraverso bandi propri, 25 milioni di euro tra risorse proprie, fondi europei,e contratti di localizzazione, oltre ai 20 milioni di euro stanziati dal governo. Inoltre, 9 milioni di euro saranno anticipati dall'Autorità di sistema portuale per opere infrastrutturali, in attesa che il Mit impegni risorse precise”.
L’ambito geografico dell’area di crisi industriale complessa di Savona coincide con il territorio dei Comuni liguri del Sistema Locale del Lavoro di Cairo Montenotte - Altare, Bardineto, Bormida, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Cengio, Cosseria, Dego, Giusvalla, Mallare, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Plodio e Roccavignale, il vadese (Vado Ligure e Quiliano) e Villanova d’Albenga.
"Proseguiamo nello sforzo di dotare i territori investiti dalla crisi economica e industriale di nuovi strumenti e nuove risorse finalizzati a progetti di reindustrializzazione e riposizionamento competitivo. Uno sforzo e una strategia che condividiamo con gli altri ministeri interessati, i soggetti istituzionali territoriali, Invitalia, l’Agenzia delle Politiche Attive cui in questi anni abbiamo assegnato un ruolo importante, consapevoli di come il destino delle singole imprese e dei sistemi territoriali sia sempre più legato alla capacità di investire su formazione, innovazione, ricerca, competitività, qualità del mercato del lavoro” ha dichiarato la VM Teresa Bellanova al termine dei lavori.
“In un caso e nell’altro - prosegue la VM Teresa Bellanova - mettiamo in moto strumenti confortati da ingenti dotazioni finanziarie. Oltre 58 milioni di euro nel caso dell’Accordo di Programma Area Industriale Terni/Narni, di cui 20 da parte del Mise, e 40 milioni di euro nel caso dell’Accordo di Programma Area Industriale Savona, di cui 20 da parte del Mise. Un impegno rilevante, il cui compito è agire da catalizzatore e moltiplicatore di risorse per investimenti di qualità. Con l’obiettivo determinante di impedire e contrastare la desertificazione industriale, condividendo con Regioni ed enti locali il disegno di progetti e programmi di sviluppo e crescita profondamente connessi alla identità e vocazioni dei territori”.
“Oggi - conclude la VM Teresa Bellanova - avremmo dovuto firmare con Regione Puglia e Comune di Taranto anche l’Accordo di Programma per l’Area di crisi industriale complessa di Taranto, slittato su richiesta degli enti causa maltempo. Finalizzato, tra gli altri, con una dotazione del Mise pari a 30milioni, a sostenere con nuovi investimenti la diversificazione produttiva e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare non utilizzato di proprietà del Consorzio Asi e dell’Autorità portuale. L’auspicio è ovviamente di poterlo sottoscriverlo quanto prima”.
Con le firme di oggi, approvati i Progetti di riconversione e riqualificazione industriale e conclusa la raccolta delle manifestazioni d’interesse a investire nelle aree, propedeutica alla caratterizzazione degli interventi agevolativi, si avvia la fase di emanazione degli avvisi regionali e nazionali, aperti anche a coloro che non hanno aderito alla call.
Nota esplicativa Accordo di Programma Area Industriale Complessa Terni/Narni
Riconosciuto “area di crisi industriale complessa” con decreto del Ministro dello sviluppo economico del 7 ottobre 2016, il territorio del SLL di Terni comprende i Comuni di Acquasparta, Amelia, Arrone, Avigliano Umbro, Calvi Dell’Umbria, Ferentillo, Giove, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montefranco, Narni, Otricoli, Penna in Teverina, Polino, San Gemini, Stroncone, Terni (provincia di Terni), Configni (Provincia di Rieti). Il 15 febbraio 2018 il Gruppo di Coordinamento e Controllo ha approvato la versione definitiva della proposta di PRRI dell’area di crisi industriale complessa del territorio del SLL di Terni.
L’Accordo di Programma sottoscritto stamane ha come obiettivo l’attuazione del “Progetto di riconversione e riqualificazione industriale” (PRRI) finalizzato a consolidare le produzioni e la ricerca nel settore della chimica verde, alla promozione delle imprese della filiera metallurgica e agro alimentare che promuovono processi nell’ambito della manifattura intelligente e della riqualificazione energetica, a orientare e sostenere la PMI del settore manifatturiero verso specializzazioni a maggiore valore aggiunto, ad agevolare il reimpiego dei lavoratori appartenenti a uno specifico bacino di riferimento, alla promozione di azioni formative e scientifiche a supporto della imprenditoria locale, a potenziare l’infrastrutturazione digitale e logistica delle aree industriali. Ricomprese nell’Accordo anche le attività di risanamento ambientale che interessano parte dell’area di crisi ricadente all’interno del perimetro del SIN di Terni Papigno.
Partecipano all’Accordo di Programma: il Mise, l’Anpal, il Mattm, il Mit, la Regione Umbria, il Comune di Terni, il Comune di Narni, Invitalia. Con la Sottoscrizione dell’Accordo il Mise assume un impegno finanziario di 20 milioni di euro, per l’agevolazione di investimenti produttivi di dimensioni non inferiori a 1,5 milioni di euro. Allo stesso modo, per quanto di competenza, la Regione Umbria assume un impegno finanziario complessivo di 38,25 milioni di euro.
Nota esplicativa Accordo di Programma Area Industriale Savona
Riconosciuto “area di crisi industriale complessa” con DM del 21 settembre 2016, il territorio della Provincia di Savona ricomprende i Comuni liguri del Sistema Locale del Lavoro di Cairo Montenotte e i Comuni di Vado Ligure, Quiliano e Villanova d’Albenga. Il 21 febbraio 2018 il Gruppo di Coordinamento e Controllo ha approvato la versione definitiva della proposta di PRRI dell’area di crisi industriale complessa del territorio di Savona.
L’ Accordo di Programma sottoscritto nella giornata odierna ha per oggetto l’attuazione del “Progetto di riconversione e riqualificazione industriale” (PRRI) finalizzato alla promozione di iniziative imprenditoriali per la riqualificazione del tessuto produttivo esistente, l’aggregazione delle PMI e la loro collaborazione con le Grandi Imprese, la realizzazione di nuovi investimenti di diversificazione produttiva, il potenziamento della logistica connessa alle attività portuali, il reimpiego dei lavoratori appartenente ad uno specifico bacino di riferimento.
Partecipano all’Accordo di Programma: il Mise, l’Anpal, il Mit, la Regione Liguria, la Provincia di Savona, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Porti di Savona e Vado Ligure, Invitalia. Con la Sottoscrizione dell’Accordo il Mise assume un impegno finanziario di 20 milioni di euro, per l’agevolazione di investimenti produttivi di dimensioni non inferiori a 1,5 milioni di euro. Allo stesso modo la Regione Liguria, per quanto di competenza, assume un impegno finanziario di 20,7 milioni di euro. La Regione Liguria darà inoltre attuazione alle linee di intervento previste nel Piano straordinario anticrisi approvato con DGR n. 1360/2016 per azioni integrate di politiche attive e passive del lavoro e misure ad hoc di sostegno all’occupazione.