Politica - 19 febbraio 2018, 14:08

Lega Nord, la precisazione di Sabrina Dujany: "Mai ricevuto un avviso di garanzia"

Dujany: "Devastata da un giornalismo che sbatte il mostro in prima pagina, ma ho messo in pratica i miei convincimenti cattolici basati sul perdono e la preghiera"

In merito alla vicenda del 2013 legata a un'inchiesta sull’ex tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito, l'esponente chiavarese della Lega Nord Sabrina Dujany smentisce di avere mai ricevuto un avviso di garanzia.

Sottolinea Sabrina Dujany: “Voglio precisare che non sono stata mai titolare di un centro massaggi a Chiavari e non ho beneficiato di bonifici da 2.500 euro mensili e nemmeno di essere stata nominata in quel periodo segretaria della Lega Nord in quella stessa città ligure.

Mi sono sempre occupata di corsi di formazione in ambito della cosmesi per note aziende nazionali che è completamente differente dal gestire centri di massaggi.

Inoltre - aggiunge Sabrina Dujany - Sono stata più volte ascoltata dai magistrati che hanno saputo valutare la mia posizione di non coinvolgimento nei fatti. E di questo sono a loro grata, ma nessuno ha provveduto come purtroppo accade quasi sempre a scagionarmi mediaticamente”.

Conclude l'esponente leghista: “Dico no alle fake news ma non critico i media che mi hanno fatta apparire parte in causa quando nulla avevo a che fare con la vicenda, il mio nome è stato sbattuto sui giornali e sul web e tutto ciò mi ha creato seri problemi. Oggi opero nel settore dell’impresa degli elettromedicali nell’area manager. La mia “mission” è soprattutto rivolta a formare i giovani nel mondo dell’imprenditoria. La mia esperienza e la mia storia mi è servita per infondere ai giovani il concetto che l’onesta intellettuale si conquista anche nella cattiva e nella buona sorte, l’importante è crearsi quel bagaglio culturale tale da spendere sia nei momenti positivi, sia quando le avversità della vita mettono a dura prova la tua dignità come purtroppo è capitato a me. Infine mi preme sottolineare che nonostante si stata “devastata” dalle false accuse ho perdonato anche quel  “tipo di giornalismo” che sbatte il mostro in prima pagina e poi relega la sua innocenza nell’ultima. Devo dire che molto è frutto del mio pensiero cattolico a cui sono particolarmente legata. Leggo il Vangelo perché, a mio avviso, in ogni pagina si parla non solo della necessità della preghiera, ma anche di come sia utile insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato ad ogni avversità”.

Redazione