Dopo il successo dell’incontro di martedì 13 febbraio nell’Aula Magna del Liceo Chiabrera con Moni Ovadia, Il Comitato Savonese Acqua Bene Comune e il Coordinamento ligure Gestione Corretta Rifiuti organizzano, in collaborazione con la libreria Ubik, un presidio Sabato 17 febbraio ore 15.30-18.30 in P.Sisto IV (in caso di maltempo nella Chiesa Metodista di Piazza Diaz).
E’ una iniziativa all’interno della Carovana Nazionale per l’Acqua e i Beni Comuni, indetta e coordinata dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, e si svilupperà con una serie di eventi in tutta Italia, iniziata il 1 febbraio e che terminerà a Roma il 25 marzo in occasione della Giornata Mondiale sull'Acqua.
Nel presidio si rivendicherà con forza la gestione pubblica partecipata e senza profitto dei servizi pubblici (idrico, rifiuti, trasporti) con musica dal vivo, rappresentazione della goccia che ci salverà, mostra di cartelloni e interventi del comitato savonese ABC e del coordinamento ligure GCR
Questo perché “Il processo di privatizzazione dell’acqua, in atto in Italia, è una minaccia al diritto alla vita ed è un problema sociale perché colpisce in modo particolare le persone economicamente più fragili. Nonostante i Referendum 2011, i governi Berlusconi, Monti, Letta, Renzi e Gentiloni hanno fatto a gara per favorire la privatizzazione dell’oro blu…”, così si esprime in una recente lettera Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano da sempre impegnato in difesa dell’Acqua, dei Beni Comuni e degli ultimi.
"Sul piano locale i nostri sindaci stanno lavorando per la gestione pubblica (anche se attraverso una Spa) del Servizio Idrico - spiega la nota redatta dal Comitato Savonese Acqua Bene Comune e il Coordinamento ligure Gestione Corretta Rifiuti - lo stanno facendo con un percorso, a nostro avviso, segnato da elementi di rischio molto elevato perché non conforme alle normative vigenti".
"Dobbiamo stare, come in passato, vigili e disponibili alla mobilitazione".
"Di fronte e contro di noi abbiamo l’enorme potere economico delle multinazionali (es Nestlè) che negano il diritto all’acqua e delle mega multi-utility (Iren, A2A, Hera, Acea) che si arricchiscono con profitti garantiti e con la riduzione degli investimenti necessari, abbiamo l’accondiscendenza politica dei governi in Italia e nel mondo, per questo dobbiamo sentirci responsabili e pensare insieme a risposte e a proposte. Dobbiamo sapere, capire, approfondire, dobbiamo farcela. Si tratta di vita o di morte per miliardi di uomini e donne. Si tratta, come afferma papa Francesco, del 'diritto alla vita' " conclude la nota.