Ieri su Savonanews abbiamo annunciato la volontà del Comune di Finale Ligure di procedere con un “piano B” per l’acquisizione del capannone di Finale Ambiente. Quindi stop con il leasing (Carisa ha affermato di non aver mai attuato un leasing verso un ente pubblico, per cui la strada non sembra più percorribile) e via con un bando per trovare un istituto mutuante. (Leggi QUI).
Questi sviluppi non soddisfano la minoranza, che esprime le proprie perplessità.
Simona Simonetti, capogruppo di PerFinale, commenta: “Nel 2020 arriverà il gestore unico dei rifiuti e ancora il capannone di Finale Ambiente non sarà acquistato. Non posso credere che il Comune abbia provato per due anni a fare un leasing per poi scoprire che in fondo un mutuo andava bene ugualmente. Per quale motivo il Comune si è accanito e ha pubblicato per quattro volte un bando di leasing sempre uguale, insistendo con gli istituti di credito? Alla fine è stata solo una inutile perdita di tempo”.
Le fa eco Sergio Colombo, capogruppo di Finale Ligure Viva: “Siete stati l’unica amministrazione che ha allungato la convenzione con Finale Ambiente fino al 2030, quando tutti i Comuni l’hanno stoppata al 2019 ipotizzando l’arrivo del gestore unico nel 2020. Non riesco a capire: qual è il senso di questa scelta?”.
Commento che viene ribadito dal coordinatore di Finale Ligure Viva, Ferdinando Pattaro: "Politicamente parlando, il 2030 è domani. Parliamo di soli 12 anni. Come sempre questa amministrazione manca di lungimiranza e tempestività".