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Politica | 07 febbraio 2018, 18:03

Pietra Ligure, caso Foscolo. Il Pd replica alle accuse: "Nessuna pressione da parte nostra"

"Ha voluto semplicemente strumentalizzare la discussione presentandosi come vittima di un sopruso politico in realtà inesistente"

Pietra Ligure, caso Foscolo. Il Pd replica alle accuse: "Nessuna pressione da parte nostra"

In relazione alla decisione del vice-sindaco di Pietra Sara Foscolo di lasciare la maggioranza consigliare, il Partito Democratico di Pietra Ligure risponde alle accuse strumentali, precisando alcuni fatti. 

"L'assessore della Lega Sara Foscolo decide di lasciare l'amministrazione di Pietra Ligure in un momento molto difficile per seguire la sua carriera politica in Parlamento. Anziché limitarsi ai saluti sceglie di accusare il Partito democratico di averla costretta, omettendo volutamente importanti passaggi della discussione che si è svolta all'interno della maggioranza" spiega in una nota il Pd pietrese. 

"Giova ricordare all’ormai ex vice sindaco che la maggioranza del Comune di Pietra Ligure è composta da 8 membri oltre al sindaco, la maggior parte dei quali non sono iscritti al Partito democratico; citare quindi esclusivamente i rappresentanti del PD e tacere sugli altri è quantomeno fuorviante e rappresenta una chiara strumentalizzazione elettorale. Peraltro Foscolo tace anche sul fatto che il 5 marzo, ad elezioni avvenute, si sarebbero comunque valutate le azioni più opportune da intraprendere, compreso riottenere ogni incarico". 

"E' chiaro ad ogni cittadino che la richiesta di sospensione degli incarichi in campagna elettorale sia giustificata non solo dalla necessità di mantenere rapporti corretti fra colleghi, ma addirittura obbligatoria in un'ottica istituzionale, in quanto il vice sindaco è chiamato a svolgere il proprio ruolo al di sopra delle parti e nel rispetto delle sensibilità politiche di tutti, ed in questa circostanza di certo la candidata della Lega non avrebbe potuto garantire la propria imparzialità". 

"Il circolo del Partito democratico non ha mai esercitato pressioni sull’Amministrazione cittadina uscita dalle elezioni del 2014 e, come ben sa Foscolo al di là dei suoi proclami, non lo ha fatto in questa occasione, consapevole che lo spirito con il quale si era formata la Lista Civica prevedesse la “laicità” partitica dei membri che ne avrebbero fatto parte. Se Foscolo sentiva così veemente la sua vocazione politica avrebbe potuto liberamente decidere di non candidarsi in una lista con elementi di un partito a lei così indigesto - prosegue - Non va dimenticato che l’Assessore ai Lavori Pubblici Francesco Amandola, allora Segretario del Circolo PD di Pietra Ligure, nonché membro della Direzione Provinciale e Assemblea Regionale del Partito Democratico, in vista della propria candidatura aveva dovuto rinunciare anzitempo a tutti gli incarichi". 

"Ci chiediamo pertanto: ciò che è valso per lui in allora, non deve valere oggi per l’Assessore Foscolo, che si accinge peraltro ad intraprendere un percorso ben più pesante e connotato politicamente? - conclude il Pd pietrese - E’ quindi del tutto evidente che la candidata della Lega abbia semplicemente voluto strumentalizzare la discussione presentandosi come vittima di un sopruso politico in realtà inesistente".  

Redazione

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