Il 31 gennaio è entrata in vigore a livello nazionale la normativa che regola il cosiddetto “testamento biologico” (il cui termine tecnico in realtà sarebbe DAT, acronimo che indica le Disposizioni Anticipate di Trattamento).
Il Comune di Finale Ligure è tra i primi paesi della provincia di Savona ad adeguarsi in toto nella normativa. Sul sito internet istituzionale, alla voce presente nel link http://www.comunefinaleligure.it/stato-civile/testamento-biologico si possono trovare tutti i dettagli della materia: che cosa prevede la legge, chi ha diritto di richiederne l’uso, quali normative regolano la richiesta, come si nominano i fiduciari e persino i fac-simile della modulistica necessaria per la richiesta.
Commenta il primo cittadino, Ugo Frascherelli: “In prima istanza voglio esprimere il mio ringraziamento a Stefano Morasso e Valter Beneamati, dell’Ufficio Anagrafe, che si sono adoperati per applicare la legge nazionale nel modo più tempestivo, preciso e completo possibile.
Detto questo – prosegue Frascherelli – penso che sia una legge giusta, che garantisce la legittima dignità al malato. Per anni l’Italia ha dovuto contare sull’impegno di ‘eroi laici’ come Peppino Englaro, pronti a far sentire la propria voce attraverso ogni canale possibile per rivendicare il diritto di chi soffre. In Italia era tutto un ‘si fa ma non si dice’ e si favoleggiava, puramente a livello di voci di corridoio mai confermate, di pochi, saggi, illuminati medici che erano costretti a violare la legge pur di poter accompagnare il malato, con tutte le cautele e i giusti accorgimenti del caso, verso un fine vita sereno. Oppure, chi voleva far ricorso a questi trattamenti, era costretto a recarsi all'estero sostenendo costi elevati.
Oggi, finalmente, grazie a questo traguardo dello Stato, il Testamento Biologico è realtà e il Comune di Finale è pronto ad applicarlo nel pieno rispetto della legge”.