La Kronostagione, sostenuta dal MiBACT, dalla Compagnia San Paolo (maggior sostenitore) nell’ambito dell’edizione 2017 del bando “Performing Arts”, dal Comune di Albenga e da numerosi sponsor privati, prosegue con l’ultimo appuntamento del focus dedicato all’artista Oscar De Summa: dopo "Stasera sono in vena"e il laboratorio gratuito tenuto presso la sede di Kronoteatro, venerdì 26 gennaio, allo Spazio Bruno (via Dante Alighieri,1), andrà in scena “La sorella di Gesucristo” alle ore 21. Al termine dello spettacolo si cenerà tutti insieme con il Dopoteatro, compreso nel prezzo del biglietto.
Prodotto da La Corte Ospitale, Attodue, Armunia – Castiglioncello con il sostegno de La Casa delle Storie e Corsia Of, “La sorella di Gesucristo”, vincitore del premio della critica Anct "histryo" 2016, del premio rete critica 2017 e "Mariangela Melato" 2017, è l’ultimo capitolo della “Trilogia della Provincia”, scritto e interpretato da Oscar De Summa, preceduto da “Diari di provincia” e “Stasera sono in vena”.
La storia che l’artista racconta è semplice quanto terribile: una ragazza prende in mano una pistola e attraversa tutto il paese per andare a sparare al ragazzo che la sera prima, il venerdì santo della passione, l’ha costretta a subire una violenza. Una camminata semplice, determinata, senza appelli, pubblica, che obbliga tutti coloro che la incontrano a prendere una posizione netta nei suoi confronti e al tempo stesso a svelare i retroterra emotivi e culturali sui quali la posizione che esibiscono si basa. Una ragazza che in virtù di quell’atto improvviso e inaspettato è costretta a crescere, a diventare donna, a superare gli sguardi e i pregiudizi che a questi sguardi corrispondono. Si comincia dai familiari, per coinvolgere, man mano, tutti gli abitanti del paese fino a rivelare, nel profondo, la nostra società, tutta incentrata sull’arroganza del maschio dominatore. Ma qual è la via per rimettere tutto al suo posto? È giusto usare la violenza per riparare ad una violenza? E se così non fosse che alternative avremo? Un racconto lineare e scorrevole, strutturato secondo una forma classica, che si districa attraverso l’ironia, compagna di leggerezza e sorriso, per una comprensione più emotiva e consapevole che razionale.
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