Nessun reperto di valore storico negli scavi di via Drione a Finalpia

Su Savonanews avevamo già anticipato la notizia di un ritrovamento avvenuto durante i lavori di riqualificazione di via Drione, a Finalpia (leggi QUI).

Dopo un sopralluogo effettuato dalla dottoressa Michela Tornatore, archeologo incaricato dal Comune, e dalla dottoressa Marta Conventi, della Soprintendenza archeologica della Liguria, è emersa la verità: si tratta di una porzione di un palazzo del '700.

Pertanto non si tratta di edifici di particolare valore storico e, come tali, non dovrebbero creare intralci al cantiere. Sarà pertanto attivato da parte dell'impresa appaltatrice l'iter di istanza di demolizione dei pochi resti ritrovati.

Commenta l'assessore ai lavori pubblici Andrea Guzzi: "In primo luogo ringrazio la dottoressa Tornatore, con la quale avevamo già lavorato in occasione dei ritrovamenti durante gli scavi di Porta Testa, e la dottoressa Conventi, della Soprintendenza Archeologica, già ospite di un nostro convegno a Santa Caterina: due professioniste preparate, competenti e attente alle problematiche del territorio, con le quali da tempo si è instaurato un ottimo dialogo da parte della nostra amministrazione".

"Detto questo - prosegue Guzzi - quelli che sono affiorati sono minimi reperti decisamente affascinanti, che ci fanno sognare e andare indietro con la mente pensando a Finalpia com'era una volta, quando la vecchia via Aurelia sorgeva più indietro e il mare lambiva quasi il rione... Ma a parte questi voli di fantasia non è emerso un patrimonio da tutelare, pertanto il cantiere proseguirà nell'ottica di quanto programmato".