Sanità - 25 gennaio 2018, 14:12

Laigueglia, il sindaco scrive alla Lorenzin: "Salviamo la Sanità del Ponente"

Franco Maglione: "Siamo in situazione di piena emergenza"

Il sindaco di Laigueglia, Franco Maglione, ha inviato una lettera al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e per conoscenza al ministro della salute, Beatrice Lorenzin, nella quale sottolinea la situazione della sanità del ponente savonese.

Scrive Maglione: "L’attuale situazione della Sanità Ligure, almeno nella zona del Ponente Savonese, desta profonde preoccupazioni. Siamo in piena emergenza dei servizi sanitari pubblici, non ultimo il nostro Ospedale di Albenga.

Gli Ospedali e i presidi territoriali risultano in regressione e la popolazione non percepisce più i servizi sanitari ospedalieri come conformi alle proprie esigenze e necessità. I Pronti soccorso sono ormai allo stremo e i reparti, quando esistono ancora, hanno tempi affatto adeguati alle esigenze della popolazione, locale e turistica anche in considerazione delle forti fluttuazioni di popolazione cui il nostro territorio è sottoposto.

In questo quadro già disagevole, da ormai 15 anni invece, in completa contro tendenza con le negatività di cui sopra, per sommi capi ed accenni esplicitati, i medici di medicina generale della locale ASL n.2 Savonese hanno ideato ed attuato un modello innovativo di resa del proprio servizio, pubblico e gratuito.

Ovvero i detti medici si sono federati nei c.d. Centri Salute garantendo i servizi di cui alla convenzione nazionale ed implementando gli stessi con ulteriori servizi che, di fatto, mitigano gli accessi ai pronti soccorso e garantiscono un miglior servizio ai Cittadini. In tale contesto, perviene allo scrivente Ente una lettera della ASL con cui si chiede di risolvere la convenzione in essere “per una complessiva riorganizzazione e riallineamento delle attività su tutto il territorio provinciale".

Alla luce di ciò, il nostro Distretto Socio Sanitario unitamente al nostro Ambito Territoriale sociale 18 di cui il Comune di Laigueglia è capofila, coinvolgendo tutti gli altri comuni interessati, ha predisposto e votato un documento comune a tutela del servizio reso dai medici di medicina generale organizzati sotto la formula dei Centri salute.

Tale deliberazione, presupponeva di affrontare le seguenti telegrafiche questioni:

1) la scadenza dell'Accordo con il Consorzio e/o i Centri Salute, come proposta da ASL per il 23.04.2018, andrebbe riformulata sulla base delle convenzioni a suo tempo sottoscritte tra gli stessi soggetti e che in alcune prevedono, addirittura, scadenze successive. Ciò al fine di preservare gli investimenti pubblici e privati, infrastrutturali e di organico dipendente, effettuati per la migliore resa del servizio.

2) occorrerebbe che la paventata "complessiva riorganizzazione e riallineamento delle attività su tutto il territorio provinciale" fosse concordata con gli Enti Locali prima di qualunque anticipata scadenza contrattuale. Ciò sia in ragione della normativa pubblicistica e privatistica di riferimento sia in ragione della più elementare massima di diritto secondo la quale pacta sunt servanda (i patti devono essere rispettati).

3) i tavoli tecnici andranno istituiti con le finalità di cui ai punti 1 e 2 e, solo successivamente, definire le eventuali "modalità di prosecuzione delle attività con determinazione delle nuove regole contrattuali". Occorre oggi, con il Suo valido e prezioso contributo, tecnico e politico del maggiore livello e pregio regionale, anche alla luce delle eventuali proposte del Ministero della salute che ci legge in copia, formulare una comune strategia, unitamente ad ogni valido contributo sul tema, al fine di preservare un basilare ed efficace servizio pubblico reso dai Medici di medicina generale a favore dell'utenza cittadina, la quale ormai da tempo può avere in tali centri salute, tra gli altri, i servizi medici anche di un pronto soccorso (almeno per i codici bianchi) e anche di sabato e domenica, (evitando spiacevoli, inutili e inefficaci accessi ai Pronto soccorsi), un comodo centro per la prenotazione e ticket di visite ed esami specialistici (CUPA) e un punto prelievi vicino alle proprie abitazioni.

Confido che quanto prima la riforma della sanità ligure in atto porti le aspettate positività paventate dal Suo Assessorato e, nel frattempo, non si privi il Cittadino dell’unico e ultimo presidio sanitario presente e percepito costituito dai centri salute dei Medici di medicina generale convenzionati ASL. Ringrazio sin d’ora per l’attenzione che si vorrà riporre alla presente richiesta".

c.s.