Attualità - 25 gennaio 2018, 18:40

Processo Tirreno Power, ammesse come parti civili le associazioni ambientaliste

Medicina Democratica: "L'ordinanza di ammissione viene letta come una prima vittoria nel difficile percorso per l’affermazione della verità e della giustizia per tutta la popolazione interessata"

Processo a Tirreno Power: durante l'udienza di questa mattina, le associazioni ambientaliste Greenpeace, Medicina Democratica, Legambiente, Uniti per la salute, Wwf e Anpana (e il Ministero dell’Ambiente), sono state ammesse dal gup Francesco Meloni quale parte civile nel processo (per disastro ambientale e sanitario) alla centrale vadese che vede al centro 26 imputati. 

Spiega in una nota Medicina Democratica: "Avendo partecipato attivamente alla fase delle indagini preliminari prodromiche all’apertura del processo, quest’oggi l’ordinanza di ammissione viene letta come una prima vittoria nel difficile percorso per l’affermazione della verità e della giustizia per tutta la popolazione interessata". 

Sempre nel corso dell'udienza odierna, sono state formalizzate tre nuove richieste di parte civile da una persona malata di tumore e dai familiari di due pazienti deceduti per una forma tumorale. Richieste respinte dal giudice poiché è stato ritenuto che non esista nessuna certezza sul nesso tra le patologie e la centrale vadese. 

"Per tale motivo Medicina Democratica - conclude - ha dato, e darà, il proprio supporto alla cittadinanza colpita dall’inquinamento della centrale Tirreno Power e a breve proporrà un’iniziativa pubblica tersa ad informare la popolazione dell’andamento processuale e dell’eventuale possibilità di tutelare nelle sedi opportune i diritti e gli interessi delle persone offese". 

Redazione