Non si placano le polemiche rivolte al sindaco di Varazze Alessandro Bozzano per la decisione dell’introduzione della tassa di soggiorno, gli albergatori, i commercianti e i bagni marini varazzini si sono scagliati contro il primo cittadino che durante il programma elettorale ne aveva scongiurato l’immissione. (LEGGI ARTICOLO).
Sono stati affissi da qualche giorno due manifesti per le vie del paese con Bozzano raffigurato come “Pinocchio” per le promesse elettorali non mantenute.
Il primo ricorda tutti i punti della lista “Essere Varazze” e naturalmente quello sulla tassa di soggiorno: “La tassa di soggiorno è un salasso per un mercato già in sofferenza e penalizza il settore alberghiero. Se la lista “Essere Varazze” vincerà le elezioni nei prossimi cinque anni a Varazze non ci sarà la tassa di soggiorno” recita il programma.
“Beata la città che ha un sindaco che sa mantenere le promesse” conclude ironicamente il manifesto.
Il secondo invece, scritto dalle Associazioni Albergatori, Commercianti e Bagni Marini di Varazze, ribadisce tramite diversi punti la loro contrarietà all’introduzione dell’imposta: “Gli introiti della tassa devono essere impegnati per il miglioramento dell’accoglienza turistica, devono essere impegnati esclusivamente sul territorio di Varazze con migliorie strutturali del territorio quali la manutenzione del lungomare Europa, il rifacimento della passeggiata a mare fino a Levante, la pedonalizzazione dell’Aurelia e il potenziamento dell’illuminazione della passeggiata di Ponente. Solo in questo caso riteniamo che la tassa possa avere ricadute positive e concrete sulla città, riscontrabili positivamente da cittadini e turisti e contribuire al rilancio turistico ed economico di Varazze”.
“Li ringrazio perchè mi hanno dato la possibilità di parlarne ancora una volta - spiega il sindaco di Varazze Alessandro Bozzano - è vero quello che c’è scritto, l’ho detto nel 2014 perchè non era ancora stato sottoscritto il patto del turismo siglato poi successivamente in Regione Liguria. Il patto prevede che le associazioni di categoria insieme ai maggiori comuni savonesi devono essere d’accordo sulla spesa della tassa di soggiorno, un grande risultato che li eleva a organo di decisione”.
“L’imposta di soggiorno deve essere investita nella promozione turistica, dovrebbe essere un elemento in più per incentivare le associazioni di categorie per tirare fuori delle idee e delle programmazioni sulla città” continua il primo cittadino varazzino.
“Un attacco politico, chi l’ha sottoscritto era al tempo in una lista contro di me - conclude Bozzano - di tutta risposta dico di tirare fuori idee, programmazioni che al momento non hanno per sviluppare insieme al comune, all’amministrazione questa bella città che ha fatto importanti passi avanti in questi anni. Varazze non è la città dei balocchi”.