Nel primo mese del 2018, ovvero l'Anno del cibo italiano proclamato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, insieme al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, CNA Liguria e Università di Genova avviano un percorso formativo per gli studenti dell’Ateneo finalizzato ad approfondire il tema del Turismo esperienziale.
Il Made in Italy e l’Italian life stile costituiscono i fattori cardine attorno al quale costruire il racconto del nostro paese. Fare e proporre turismo e cultura significa narrare non solo il territorio ma anche le esperienze che su questo si possono vivere: i prodotti enogastronomici tipici e lo stretto legame tra cibo, artigianato, arte, paesaggio sono i protagonisti di una azione di sistema volta alla promozione ed alla proposizione di leve che possano far crescere il numero di turisti e visitatori. Si tratta di ripartire dall’identità del nostro territorio che si esprime nei suoi prodotti e nei suoi sapori.
Le previsioni dell’UNWTO stimano una crescita del turismo da qui al 2030 del 3,3% annuo. Questo vuol dire che si passerà dall’attuale milione circa di viaggiatori nel mondo, a oltre 1,8 milioni di persone in movimento; circa il 60% in più rispetto agli attuali flussi mondiali. Il potenziale di crescita turistica per l’economia è dunque enorme e deve essere colto da un tessuto di competenze e abilità innovato, consapevole e rafforzato.
Il “Laboratorio di Itinerari turistico artigianali in Liguria” previsto dalla Convenzione stipulata da CNA Liguria con il Dipartimento di Economia dell’Università di Genova per la realizzazione di progetti di ricerca/formazione e la promozione di accordi-quadro sui tirocini nell’ambito del Corso di Laurea in Scienze del Turismo: Impresa, Cultura e Territorio, attivo presso il Polo Universitario di Imperia – sottolinea il Prof. Andrea Zanini, coordinatore del Corso “è un’esperienza che intendiamo proseguire dopo il notevole riscontro della prima edizione. Ed è la prova che attività didattiche originali e operative sono a portata di studente anche presso la nostra Università, per avvicinare gli studenti del Corso di Laurea in Scienze del turismo a contesti concreti e reali opportunità del settore del turismo e della promozione del territorio, in vista dell’inserimento nel mondo del lavoro”.
“CNA Liguria è orgogliosa di partecipare ai Laboratori universitari – rimarca Angelo Matellini, Segretario Regionale CNA Liguria, che aggiunge: l’agroalimentare, il benessere, la cura e manutenzione dei beni artistici, architettonici e culturali, le risorse naturali ed ambientali, la moda, l’artigianato artistico, il mare (nautica e balneazione), i servizi ancillari, l’economia dellcondivisione sono attività che rappresentiamo ed associamo e che saranno coinvolte nello studio e l’analisi di interventi che supereranno, per l’approccio trasversale alle materie, la tradizionale logica della frammentazione dei bisogni diventando azioni organiche.
L’alto grado di complessità del settore e le sfide lanciate dall’evoluzione della domanda turistica impongono oggi modelli innovativi di accoglienza e promozione che siano finalizzati ad una maggiore competitività delle destinazioni. Il turismo deve essere visto come un ecosistema esperienziale per il quale occorrono nuove e specifiche competenze che attraverso il Corso ed il Laboratorio potranno essere acquisite”.
24 ore (3 CFU riconosciuti) riservate a un massimo di 20 studenti del II e III anno, che esploreranno con la Dott. Luisa Puppo e il Dott. Umberto Curti, docenti responsabili del Laboratorio, gli intrecci artigianato - agroalimentare tipico - internazionalizzazione - turismo esperienziale attraverso casi studio e linee guida per la costruzione/promozione di itinerari turistico-artigianali, sul modello di turismo esperienziale che i docenti stanno già elaborando con CNA Liguria.
“Il turismo esperienziale sempre di più investe proficuamente i settori dell’artigianato, delle produzioni tipiche, dell’agroalimentare di qualità” – aggiungono Luisa Puppo e Umberto Curti, docenti responsabili del Laboratorio didattico -. “In tale ottica, l’artigianato e le sue imprese divengono contenuto irrinunciabile per la costruzione di itinerari turistici dalle ovvie implicazioni socio economiche, itinerari vòlti anche a destagionalizzare l’offerta ligure e promuovere una reale integrazione coste-entroterra. Le metodologie formative prescelte poggiano su casi-studio, navigazioni web mirate, testimonianze d’imprese artigiane in aula, e project work esperienziali il più realistici possibile…. Un progetto pilota, dunque, che situi la Liguria come piattaforma d’innovazioni creative ed esperienziali anche in campo turistico”.