Si è svolto ieri l’incontro tra i sindacati e il prefetto di Savona Giorgio Manari per avere chiarimenti sulla decisione della Provincia in accordo con i comuni di mandare a gara il trasporto pubblico locale il quale passerebbe così in mano ai privati. Decisione questa, assunta in quanto da soli né la stessa Provincia né i singoli comuni avrebbero potuto sobbarcarsi la cifra, per il mantenimento in house, stimata intorno ai 17 milioni di euro complessivi l’anno per dieci anni.
Il 4 gennaio sotto Palazzo Nervi si è verificato lo sciopero dove i sindacati hanno chiesto delucidazioni alla Presidente Monica Giuliano (Leggi QUI) ma in quel caso come quest’oggi le risposte non hanno convinto: “Non c’è nessun passo in avanti - dice Giuseppe Gulli, segretario regionale Uil - la Provincia è rimasta della sua idea cioè di procedere attraverso gara, noi non ci stiamo e siamo per il servizio di modalità in house, dopo le assemblee con i lavoratori ufficializzeremo l'iniziativa da mettere in campo che sara sicuramente lo sciopero”.
Le assemblee inizieranno già da domani sera a Cisano, venerdì a Savona e lunedì a Cairo nelle quali i lavoratori potranno esprimere le loro idee e perplessità.
“Vogliamo che i lavoratori non siano tutelati solo nel passaggio ma che abbiamo una continuità, agire sulle normative vigenti andrà a influire sull'aspetto economico e sui servizi, si aprirà una stagione di conflitti, l'unica soluzione è scendere in piazza” conclude Gulli.