Politica - 08 gennaio 2018, 16:27

Insegnanti penalizzati dalla sentenza del Consiglio di Stato, Pastorino: "La politica dia risposte certe su norme, posti di lavoro e percorsi formativi"

Lo dice il consigliere regionale di Rete a Sinistra/Liberamente Liguria

Stamane il consigliere regionale di Rete a Sinistra/Liberamente Liguria Gianni Pastorino ha aderito alla manifestazione indetta in piazza De Ferrari da insegnati e genitori contrari alla sentenza del Consiglio di Stato che prevede, di fatto, l’espulsione di 6000 docenti di ruolo in tutta Italia e di altri 43.000 dalla graduatoria ad esaurimento, i quali potranno tornare a lavorare solo come precari sulla base del punteggio acquisito. 

"La sentenza dimostra che in Italia siamo in uno Stato di non-diritto. Abbiamo di fronte un pronunciamento giuridico che opera secondo il criterio di “ora per allora” e quindi penalizza docenti, professionalità e competenze, entrati a pieno titolo nell’ordinamento scolastico secondo la normativa allora vigente. Addirittura molti di loro sono stati inquadrati in ruolo col superamento dell’anno di prova – dichiara Pastorino -. Una vicenda che oggi può riguardare tra le 50.000 e le 60.000 persone e che determina l’ulteriore aggravamento delle condizioni dei percorsi formativi. Ma ancora più assurdo è che la soluzione proposta sia precarizzare questi docenti, sostenendo di fatto che allo Stato non interessa nulla del titolo di studio ma interessa far lavorare le persone come precari e non come insegnati di ruolo. Diventa determinante il ruolo della politica: di fronte a una situazione che penalizza un numero così elevato di lavoratrici e lavoratori, precarizzandoli, deve essere in grado di dare risposte entro pochi mesi, assicurando certezza del posto di lavoro, certezza delle norme e certezza dei percorsi formativi per famiglie e bambini che vivono di immediato riflesso questa assurda situazione".  

c.s.