Nonostante le previsioni meteo non fossero propriamente rosee, è stato un weekend denso di eventi e manifestazioni su tutto il territorio di Finale Ligure, con una giornata dell'Epifania in particolar modo ricca.
Tutto ha avuto inizio alle 9 del mattino presso la spiaggia dei Neri (u Riùn di Neigri) di Finalmarina, con l'apertura delle iscrizioni per il tradizionale Cimento Invernale, al quale abbiamo dedicato ampio reportage in tempo reale (leggi articolo QUI).
Alle 10 di sabato, presso la tensostruttura del bocciodromo di Finalpia, ha aperto i battenti la seconda delle due giornate dedicata alla Festa dell'Olio Nuovo, che era iniziata già venerdì.
Sicuramente un'edizione penalizzata dal maltempo dal punto di vista dei visitatori, ma eccellente come qualità dell'offerta: naturalmente l'olio dei produttori locali era principe dell'evento, ma nei vari stand si potevano acquistare formaggi d'alpeggio, verdura biologica a km 0, vini, birre artigianali e gli immancabili prodotti a base di miele e propoli del vicino apiario benedettino.
Per chi voleva intrattenersi per uno spuntino, i fugassin della Pro Loco di Gorra e Olle, ben conosciuti e apprezzati in tutto il Finalese, venivano serviti caldi, "lisci" o ripieni di salame o formaggio secondo i gusti, ed accompagnati con vini locali.
Dopo Marina e Pia, ci spostiamo a Finalborgo, anzi: più precisamente sulle alture alle spalle del Borgo, nella suggestiva e affascinante cornice del Castel San Giovanni, dove il Centro Storico del Finale celebra da anni una antica e nobile tradizione risalente al Marchesato del Carretto, il "Dinò da Nuxe" (il Natale delle noci), cioè il gesto del Marchese di donare ai "viandanti" delle noci come simbolo di buon augurio e di prosperità.
L'evento organizzato dal Centro Storico del Finale è altamente spettacolare, ma soprattutto è condotto con scrupolosa attenzione per la ricerca storica, senza che nulla sia lasciato al caso: i duelli e le posizioni dei guerrieri secondo i manuali di tecniche di combattimento dell'epoca, le bellissime musiche per cornamuse e percussioni dei Sonagli di Tagatam, i costumi realizzati con meravigliosa abilità sartoriale... Il tutto accompagnato da bevande calde. Una tradizione importante che denota ancora una volta il senso di appartenenza e la devozione verso la storia, la cultura e il territorio coltivati dal Centro Storico del Finale. E fa piacere vedere tra i figuranti coinvolti anche molti giovani e giovanissimi, a dimostrazione che questi sentimenti si tramandano tra le generazioni.