Si fanno sentire i clacson degli autobus di Tpl in occasione del presidio dei lavoratori e dei sindacati sotto la sede della Provincia di Savona in segno di protesta contro la privatizzazione dell’azienda, novità giunta con la pubblicazione da parte di Palazzo Nervi e dalla Regione del bando pubblico di gara.
Entro marzo dovranno pervenire le manifestazioni di interesse poi avverrà la proclamazione del vincitore con naturali tempi tecnici per la presentazione di eventuali ricorsi, il nuovo gestore infatti dovrebbe subentrare a gennaio 2019. Il bando che vale 146 milioni e 300 mila euro e durerá dieci anni dall’aggiudicazione, scadrà il 31 marzo 2018.
Una scelta dettata dall’impossibilitá del trasporto pubblico locale di poter concorrere da sola al bando (per non parlare dei Comuni, Savona in primis non riuscirebbero a coprire il capitale richiesto) ma i sindacati non ci stanno e questa mattina oltre al presidio si è svolto un incontro in Provincia con la presidente Monica Giuliano.
“Il trasporto pubblico locale non deve essere privatizzato - spiega Giuseppe Gulli, segretario regionale Uil - il privato ha altre finalità che è quella di non garantire la socialità, noi ci batteremo perchè il servizio rimanga pubblico, la presidente della Provincia dovrà dirci qual è la posizione assunta, quale sarà l’intenzione sul futuro dell’azienda”.
Diversi i temi su cui dibatteranno i sindacati principalmente sul futuro dei lavoratori: “Vogliamo capire che servizi e quanti km verranno erogati, al momento è giá il minimo storico che la città può sopportare oppure avranno intenzione di tagliare i chilometraggi da questo dipende il futuro dei lavoratori perchè potrebbero esserci anche degli esuberi. Quali sono i progetti per dare risposte importanti ai cittadini e ai lavoratori?”.
“Non abbiamo ricevuto risposte sufficienti - conclude Giuseppe Gulli, della Uil, dopo l’incontro con la Giuliano - faremo un calendario delle assemblee e insieme ai lavoratori decideremo la posizione da intraprendere; non è da escludere uno sciopero”.