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Politica | 28 dicembre 2017, 17:28

Ceriale pensa al nuovo sindaco: sfida a tre nel centrodestra, le incognite della sinistra

Quasi certa la ricandidatura del "battitore libero" Luigi Giordano: "Voglio aderire a un progetto soltanto se nascerà dai cittadini"

Ceriale pensa al nuovo sindaco: sfida a tre nel centrodestra, le incognite della sinistra

Pietro Revetria, già sindaco cerialese negli anni '90 e oggi primo cittadino a Vendone, l'assessore al turismo uscente Marinella Fasano, o magari un nome nuovo e si parla di Nicolangelo D’Acunto, 51enne professore ordinario di lettere all’Università del Sacro Cuore di Brescia ma si parla anche di Rodolfo Quilici, cerialese con interessi lavorativi in campo finanziario in Lombardia: se il centrodestra inizia a tirare le somme e il clima elettorale si scalda a Ceriale, anche sotto le feste, come decideranno di muoversi gli schieramenti più a sinistra?

Sempre più insistenti si fanno le voci su Luigi Romano in passato vicesindaco  di Revetria in una coalizione di centro sarebbe l'uomo di punta del Pd, ma si parla anche della candidatura di Luigi Giordano, consigliere di minoranza nell'attuale amministrazione che di politica e di Ceriale non ha mai smesso di parlare e che oggi sui social afferma: “Il programma politico di cui, forse, farò parte, dovrà nascere e costituirsi con un insieme di persone che desiderano mettere a disposizione della comunità di Ceriale le loro esperienze, rendendo ancora più importante e unica la loro vita al servizio degli altri. L’esperienza ci insegna che l’unica arma che abbiamo è la consapevolezza di poter valorizzare le potenzialità che tutta la comunità cerialese ha.

Prima ancora delle categorie, prima ancora delle associazioni, dei gruppi, esistono gli uomini, e le donne, ossia le persone. Ed è su questi rapporti umani che costruiremo progetti e programmi da realizzare, insomma prima vengono i cittadini! Da questa consapevolezza creeremo fatti, concretezza e sicurezza, che cambieranno la vita quotidiana. Il nostro paese cambia, la nostra vita si rinnova, si trasforma. Perciò, come ogni altro paese civile, non possiamo localizzarci, confinarci nell’ambito di un recinto di pettegolezzi, pressapochismo e mero disinteresse.

Con un progetto, come dicevo sopra, di esperienze e saperi comuni, saremmo all’altezza di creare un’atmosfera che circondi Ceriale e i cittadini, se non in una ricca città, senz’altro in un paese bello, sereno e sicuro. La mia adesione ad una lista per Ceriale esclude un progetto politico amministrativo irrazionale e acefalo. Solo un progetto come ho accennato sopra o come ho già esposto in altre occasioni può determinare la mia partecipazione, ossia un progetto particolare per tutte le categorie, e universale per tutti i cittadini. Solo questa unione di intenti è vincente sul conservatorismo di liste politiche camuffate a liste civiche".

Sebbene il tempo sia quello del “condizionale” pare proprio che la "corsa" sia partita.

Mara Cacace

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