Addio a un pezzo di storia industriale della Val Bormida. Oggi pomeriggio si è tenuta la demolizione della linea sospesa presso i parchi di stoccaggio del carbone a Bragno. Il colonnato alto 15 e lungo 400 metri è stato fatto brillare intorno alle ore 14.30.
La demolizione è uno dei lavori propedeutici alla realizzazione della copertura dei parchi di stoccaggio del carbone. Esiste una seconda linea sospesa, mantenuta in funzione, sull’altro versante dei parchi di stoccaggio.
Per la demolizione sono state necessarie venti micro cariche di esplosivo per pilone; la detonazione è stata preceduta da tre squilli di tromba e la fine delle operazioni da uno squillo di tromba prolungato. Inoltre, per ragioni di sicurezza, a gestione della viabilità esterna è stata a cura delle Forze dell'Ordine (carabinieri, vigili) coinvolte nella procedura.
La demolizione è stata realizzata da un’impresa specializzata, incaricata dall’appaltatore, un’associazione temporanea di imprese composta da consorzio Arcale, NBI e Sartori tecnologie (gruppo Astaldi).
La linea demolita è quella che guardava il versante di Cairo Montenotte. In quella zona verrà costruita la prima copertura, dotata di nastri trasportatori interni.
Ecco il momento della deflagrazione:
Una panoramica dopo la demolizione della linea:
Nel progetto si legge che per ragioni ambientali è in corso la copertura di questa importante area di stoccaggio e degli annessi sistemi di movimentazione; l'area da coprire in due fasi successive si estende per una lunghezza di 371 metri totali ed è larga 107, mentre assommando l'area di rispetto scoperta l'intero impianto misura 925 metri. Pertanto si prevede la copertura di circa metà dell'area per un minimo di 330 mila tonnellate teoriche di materiali (fino a un massimo di 540mila tonnellate) ospitabili.
Le ricadute positive previste riguarderanno: una migliorata compatibilità ambientale nell'area limitrofa, grazie alla riduzione dell'esposizione alle polveri del parco funivie, ma anche un ampliamento del range di rinfuse da gestire.
Commenta Paolo Cervetti, amministratore delegato di Italiana Coke: "Oggi abbiamo dato un forte segnale, dimostrando che il sistema è ripartito e che nei prossimi mesi prenderà forma un grande programma di ambientalizzazione delle funivie, già iniziato al porto di Savona. Abbiamo demolito l'ultimo pezzo del vecchio manufatto per dare origine al capannone che dovrà contenere fino a 350mila tonnellate di rinfuse a utilizzo dei vari clienti ai quali il servizio è destinato. La speranza è quella che sempre più le merci prendano la strada del sistema più efficiente, ma anche del maggior rispetto ambientale".
Video demolizione concesso da Fabrizio Usai: