L'ordinanza anti escrementi dei cani nel centro città è stata firmata questa mattina dal sindaco di Savona Ilaria Caprioglio e le polemiche non sono tardate ad arrivare da parte dell'Enpa, il comitato aree canine e soprattutto una rappresentanza dei cittadini che ha attaccato i commercianti savonesi i quali lamentano l'attuale difficile situazione in cui si trova la zona dei portici.
"Questa ordinanza è arrivata per richiesta di tanti commercianti del centro storico - spiega la 'rappresentante dei cittadini' Ornella Mazzucco - sottolineando che sono gli stessi che si lamentano dei cani che sporcano, vedo un pò difficile fare lo shopping natalizio con il cane tenendo conto di questo divieto, personalmente invito tutti i cittadini proprietari dei cani a fare compere in una città dove non c'è l'ordinanza, andate nelle città limitrofe".
L'ordinanza non permetterà ai proprietari dei cani di far fare i bisogni ai loro amici a quattro zampe nel marciapiede e il porticato di Via Paleocapa, Piazza Mameli e tutta l'area pedonale di Corso Italia e Piazza Sisto IV compresi tutti gli elementi edilizi architettonici e di arredo urbano presenti nelle suddette aree (facciate degli edifici, colonne dei portici, pali, aiuole, panchine...), con la richiesta di raccogliere in ogni caso immediatamente gli escrementi prodotti dagli stessi su tutte le aree pubbliche o di uso pubblico in modo da mantenere e preservare lo stato di igiene e decoro dei luoghi e a depositarli, con idonei involucri o sacchetti chiusi a provata tenuta all'acqua. Inoltre devono essere sempre forniti di bottigliette d'acqua per lavare immediatamente le minzioni.
"Non posso camminare con il pannolino dietro il cane che fa i propri bisogni sotto i portici improvvisamente, sono d'accordo per tenere pulito ma fino a un certo punto, anche il cane ha le sue esigenze. Tutto ciò non sta nè in cielo nè in terra. La bottiglietta non è obbligatoria in nessun comune da quando è uscita questa storia?" continua Giancarlo Perletto del comitato aree canine.
Durante la conferenza stampa anche il vice presidente dell'Enpa Savona Giovanni Buzzi ha espresso il suo dissenso: “Siamo terrorizzati, volevamo essere consultati, speravamo che questa giunta, prima di fare un ordinanza punitiva, volesse sentire la nostra idea, ci sembra un’ordinanza poco precisa”.