Via libera della Giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale, allo stanziamento di 110 mila euro per i distretti sociosanitari a supporto delle spese dei coordinatori pedagogici distrettuali per lo svolgimento delle attività connesse al sistema educativo integrato e all’accreditamento dei servizi per la prima infanzia. Le risorse sono destinate ai Comuni capofila dei 19 distretti sociosanitari che riceveranno, ciascuno, 5 mila euro.
“Questi fondi andranno a sostenere le spese per le attività svolte dai coordinatori pedagogici distrettuali – spiega la vicepresidente Viale - che hanno il compito importantissimo di garantire la qualità e la serietà dei servizi educativi per la prima infanzia, rivolti quindi ai bambini più piccoli, fino a 3 anni.
L’estensione dell’accreditamento regionale a tutte le tipologie di servizi per la prima infanzia comporta un ulteriore aumento di lavoro cui i coordinatori potranno fare fronte grazie a queste risorse”. Regione Liguria ha istituito un tavolo ad hoc di cui i coordinatori fanno parte, svolgendo un ruolo di cerniera tra il territorio e l’amministrazione regionale. Nel caso, ad esempio, dell’applicazione della legge sulle vaccinazioni obbligatorie, il loro apporto è stato prezioso per veicolare le informazioni corrette ai nidi d’infanzia sulle lettere inviate dalle Asl alle famiglie e valide come certificati vaccinali. D’intesa con la Regione, i coordinatori svolgono anche i sopralluoghi finalizzati all’accreditamento dei nidi d’infanzia pubblici e privati.
Il confronto con i coordinatori pedagogici distrettuali e con Alisa ha consentito anche di individuare le nuove linee guida per il miglioramento della qualità dei servizi socio educativi per la prima infanzia, approvati oggi dalla Giunta. L’obiettivo è semplificare la gestione quotidiana dei nidi d’infanzia grazie a regole di facile applicazione, rendendo omogenee le prassi su tutto il territorio attraverso indicazioni precise sia alle strutture sia agli educatori. In particolare, d’intesa con le Asl e i Comuni, sono stati presi in considerazione gli aspetti sanitari, quelli relativi all’igiene degli alimenti e gli aspetti igienico-sanitari. Per quanto riguarda gli aspetti sanitari, i protocolli Asl individuano le modalità con cui effettuare i colloqui di ammissione e i casi in cui è richiesto l’allontanamento (e la riammissione) dei bambini (ad esempio in presenza di 38 di febbre o di tosse che impedisce le normali attività o di pediculosi), disciplinano la somministrazione di farmaci salvavita, stabiliscono il divieto di utilizzo di termometri al mercurio con le indicazioni delle corrette modalità di lavaggio. In relazione all’igiene degli alimenti, le linee guida favoriscono e promuovono l’allattamento con latte materno e stabiliscono, ad esempio, le tabelle dietetiche, prevedendo che nessun alimento proveniente dall’esterno possa essere somministrato ai bambini. Per gli aspetti igienico sanitari, si stabiliscono le regole per l’accesso alle strutture (obbligo di utilizzo di sovrascarpe, di abiti specifici da indossare per il lavoro, il lavaggio delle mani, il cambio scarpe per i bambini), per il cambio e per l’uso dei servizi (ad esempio con indicazione dei prodotti da utilizzare per l’igiene dei fasciatoi e dell’uso di acqua e sapone liquido per lavare i bambini).
Sarà compito dei coordinatori pedagogici distrettuali dare diffusione delle nuove linee guida nel territorio di competenza, promuovendone la corretta applicazione nell’ottica del miglioramento dei servizi.