Pietra Ligure, a tu per tu con Giacomo Negro: "Io prossimo candidato sindaco? Al momento non è mio interesse"

L’ingresso in politica, l’avventura in parte vissuta e in parte ancora da vivere sui banchi del consiglio comunale, uno sguardo al futuro: sono questi i temi affrontati da Giacomo Negro,ventinovenne consigliere comunale di Pietra Ligure, nell’intervista rilasciata ai microfoni di savonanews.it. Una piacevole chiacchierata iniziata tracciando un primo bilancio della sua esperienza a Palazzo Golli, iniziata dopo le elezioni amministrative del 2014 vinte dalla lista guidata dall’attuale sindaco pietrese Dario Valeriani:

“Dal punto di vista amministrativo sono fin qui soddisfatto - ha dichiarato il consigliere delegato a sport, informatica, demanio e spiagge  - il mio obiettivo, in particolare nello sport, era quello di aumentare l’offerta turistica soprattutto a livello di manifestazioni e così è stato fatto. Inoltre ci eravamo prefissati di intervenire sugli stabili comunali per migliorarli: anche questo è stato fatto in maniera decisiva, sia per quanto riguarda il Palazzetto dello Sport, ma soprattutto per quanto riguarda l’opportunità che abbiamo creato in questi anni, ovvero  quella di rientrare in possesso del Bocciodromo. Nel nostro programma elettorale avevamo annunciato di voler costruire un nuovo Palazzetto dello Sport e questa rimane un’idea, certo ci fossero i soldi a disposizione  l’idea migliore sarebbe quella di creare una Cittadella dello Sport con tutte le attività riunite nella stessa zona, ma questo oggi non è possibile.  Proprio a tal proposito, riconvertire il Bocciodromo è una grande opportunità: abbiamo la possibilità di migliorare una struttura assolutamente funzionale che può dare tanto. In un periodo dove si fatica dal punto di vista economico, noi abbiamo deciso di razionalizzare ciò che già c’era e questo a mio avviso significa buona amministrazione, rimanendo con i piedi per terra e guardando in faccia la realtà”.

“Per quanto riguarda il demanio - ha proseguito Negro - abbiamo fatto e stiamo facendo diversi lavori: stiamo operando sul litorale di levante, l’anno scorso c’è stato il ripascimento a ponente e prossimamente andremo a lavorare sulla diga soffolta presente antistante al litorale del centro. Quando ai tempi avevo la delega alla viabilità, invece, abbiamo instaurato alcune zone 30 della città, oltre al rifacimento delle rotonde che necessitavano di manutenzione. Alla luce di tutto ciò, qualcosina a livello amministrativo posso dire di averlo fatto e sono soddisfatto dei risultati ottenuti con i mezzi a disposizione: ad esempio, nell’anno precedente alla mia elezione i fondi a disposizione dello sport ammontavano ad una cifra tra i 40 e i 50mila euro, al mio ingresso erano invece 20mila. Per rendere meglio l’idea, 20mila euro è lo 0,1% del bilancio comunale, pertanto diventa difficile incidere: ad oggi, comunque, siamo soddisfatti e ci stiamo continuando ad impegnare perché c’è ancora molto da fare da qui alla fine del nostro mandato”.

“Dal punto di vista umano, la scelta di candidarmi non era facile – ha poi confidato il giovane consigliere pietrese - superare le 200 preferenze è stata una grandissima soddisfazione. In questi tre anni mi sono reso conto quanto il ruolo dell’amministratore sia difficile: ci vuole grandissima sensibilità nel confronto di tanti fattori. Mi sono confrontato con un mondo difficile, soprattutto a livello politico, dove spesso maggioranza e minoranza fanno prevalere una rivalsa quasi personale e questo secondo me è un aspetto sul quale le nuove generazioni devono lavorare. Chi entra nei pubblici uffici deve capire che la stella polare è il bene comune. La domanda da porsi è di fronte ad una decisione da compiere durante il proprio operato è: la decisione che sto prendendo porta ad un miglioramento della vita del cittadino? Finché uno si risponde in maniera positiva a questa domanda, al netto degli errori che si possono commettere in buonafede, penso che si possa dichiarare un buon amministratore in pace con se stesso”.

Come si può valutare la situazione dei giovani nel mondo politico attuale? Negro la pensa così:

 “Nel nostro consiglio comunale ci possiamo ritenere soddisfatti visto che siamo presenti in due: oltre a me c’è anche Nicola Seppone, che siede nei banchi della minoranza, ed interessante vedere come in una città come la nostra sia la maggioranza che l’opposizione esprimano dei giovani tra le loro fila. Facendo invece un discorso più ampio, recentemente ho avuto l’onore di presiedere l’assemblea congressuale ANCI e lì ho potuto constatare come siano diversi i giovani amministratori nella nostra regione. Il disinteresse di tanti ragazzi alla politica? È importante che ci sia una capacità di analisi critica da parte dei giovani, cercando di avere una propria idea senza farsi influenzare dagli stereotipi sul ruolo della pubblica amministrazione. Questo però può avvenire solo attraverso la conoscenza della macchina pubblica e delle istituzioni”.

In conclusione, cosa c’è nel futuro di Giacomo Negro? Di sicuro non una candidatura al ruolo di sindaco, almeno per le prossime elezioni…

“Il mio nome ultimamente è più volte stato accostato ad una possibile candidatura come sindaco per le prossime elezioni: il mio silenzio che pensavo potesse portare ad un rasserenamento degli animi li ha invece accesi, proprio per questo ho deciso di dire pubblicamente che in questo momento non è mio interesse candidarmi alla poltrona di primo cittadino. Una nuova candidatura in una lista? Non so se ci sarà, dal lato lavorativo gli impegni sono tanti e pertanto dovrò confrontarmi con diverse valutazioni”.