Bagarre politica a Finale, Geremia replica a Guzzi: "L'assessore deve rispettare la minoranza"

Il capogruppo di "Finale Sempre" e consigliere gruppo misto minoranza Marinella Geremia replica all'assessore ai Lavori Pubblici Andrea Guzzi. Oggetto del contendere le dichiarazione dello stesso assessore secondo cui, la minoranza attaccherebbe la giunta senza leggere gli atti.

L’assessore dimentica o sceglie di dimenticare come ultimamente la maggioranza ha emarginato e non considerato il ruolo della minoranza. Illuminante è la vicenda dell’apertura delle porte di Finalborgo in cui un Ordine del giorno della minoranza è stato vanificato da dichiarazioni rese dalla maggioranza stessa il giorno prima del consiglio comunale, in cui il presidente del Consiglio già anticipava che la maggioranza compatta avrebbe votato contrario al suddetto Ordine del giorno, perché lo stesso privo di fondamento - commenta la Geremia - E’ così che la maggioranza intende far Politica? Evitando di ascoltare le motivazioni della Minoranza? Ricordiamo all’assessore Guzzi che il compito degli assessori è anche quello di spiegare ai consiglieri di minoranza ciò che loro decidono in Giunta". 

"L’assessore dimentica o sceglie di dimenticare come sia stato consegnato il nuovo regolamento edilizio alla minoranza di presentandolo in Commissione il venerdì pensando che la minoranza potesse approvarlo il Lunedì successivo ( n.b. il regolamento ha 127 pagine!!!) - prosegue - L’assessore dimentica o sceglie di dimenticare Inoltre per impegni personali e mancanza di numeri della maggioranza si stanno facendo pochi Consigli comunali  con il risultato di avere spesso una molteplicità di argomentazioni trattate, in un lasso di tempo relativamente breve, limitando quindi il dialogo e le argomentazioni, il tutto a discapito di una sano contraddittorio politico".

"Quindi invitiamo l’assessore Guzzi e di continuo tutta la maggioranza a rispettare i consiglieri di minoranza ed il ruolo di opposizione degli stessi che agiscono nell’interesse della collettività" conclude la Geremia.