Attualità - 17 novembre 2017, 09:12

Mario Carrara: "Come Pietrese dell'Anno vorrei che fossero riconosciuti i meriti delle Confraternite"

Il capogruppo della Lista Civica dei Pietresi sottolinea l'importanza del lavoro svolto dalle Confraternite in campo sociale, culturale e religioso

Ogni anno, in occasione della cerimonia del "Confuoco", viene conferita una onoreficenza densa di significato, "Il pietrese dell'anno"; essa rappresenta il riconoscimento che la comunità pietrese attribuisce a chi, tra i suoi concittadini, abbia apportato lustro e prestigio al nome della città, tramite la propria opera in ogni campo della vita civica, sociale, religiosa.

Mario Carrara, capogruppo della Lista Civica dei Pietresi, fa le sue considerazioni su coloro che, nel 2017, sarebbero maggiormente titolati a ottenere questo titolo: "Quest'anno ci pare che, senza alcun dubbio, che le Confraternite abbiano svolto un lavoro, in campo sociale, culturale e religioso, nei confronti del quale la comunità non possa mostrarsi indifferente, ma debba dimostrare in modo concreto la propria stima e la propria riconoscenza.

La Confraternita di S. Caterina, che, da oltre 40 anni, presenzia alle Processioni parrocchiali, dando loro ulteriore lustro con gli artistici, pesanti, splendidi Crocifissi, portando anche fuori della nostra città, alto il nome di Pietra Ligure, intervenendo alle più importanti cerimonie religiose della Liguria. In particolar modo, quest'anno, il 4 Ottobre, intervenendo ad Assisi, alla festa ufficiale del Patrono d'Italia, San Francesco, ha rappresentato nel modo più degno la nostra città. Infatti, in mezzo a tanti gonfaloni della stragrande maggioranza dei Comuni liguri, alla presenza delle più alte autorità dello Stato e della Regione, Pietra Ligure alzava, in prima fila, alto, come proprio simbolo distintivo, il grande Crocifisso, sorretto ed accompagnato dal Priore e da tanti confratelli della confraternita di S. Caterina; una partecipazione che è stata apprezzata dalle Autorità religiose e civili presenti con aperte e pubbliche lodi, venendo pure ripresa in primo piano dai vari telegiornali nazionali. La Confraternita di S. Caterina ha conferito in questa importante circostanza, con la propria partecipazione, indubbio accresciuto lustro al nome della nostra città, che, altrimenti, proprio per la sua assenza ufficiale ne avrebbe, invece, avuto, certo nocumento.

La Confraternita di Orazione e morte che, dopo quasi un secolo di quiescenza, é ritornata a nuova vita, riattivando le finalità e gli obiettivi di carità, di pietà, di conforto, di preghiera che mossero i nostri antenati, all'inizio del 1600, a costitituirla. Essa, infatti, è presente ai funerali dei cittadini pietresi della Parrocchia di S. Nicolò, e secondo le intenzioni e gli Statuti originari del 1600, assicura, senza distinzioni di ceto o posizione sociale, la propria presenza; presenza assicurata ancor più, nel caso di persone sole al mondo o non abbienti. La presenza della Confraternita di Orazione e Morte, inoltre, garantisce un motivo di indubbio interesse per il pubblico, specialmente dei non pietresi, non più avvezzo con atteggiamenti devozionali forti ed intensi, come quello che la Confraternita di Orazione e morte rappresenta. Questa Confraternita é formata da oltre 20 cittadini pietresi, che non possono certo essere additati considerati come desiderosi di..."mettersi in mostra", dato che il cappuccio rende celato il viso, assicurando l'anonimato più totale e l'irriconoscibilità; ciò, ai fini della loro personale dedicazione alle finalità di conforto, pietà e preghiera".

Conclude Carrara: "Per tutti questi motivi chiediamo, come Lista Civica dei Pietresi, che il Consiglio Comunale di Pietra Ligure, impegni il Sindaco e la Giunta a considerare l'opportunità di conferire nel giorno del Confuoco 2017, l'onoreficenza di "Pietrese dell'Anno 2017" a questi soggetti che si sono dimostrati motivo di orgoglio per la nostra città".

Redazione