È trapelata in questi giorni la notizia che Piaggio Aerospace possa decidere di consegnare i libri al tribunale, il gesto dal fortissimo valore simbolico che identifica un’azienda, in condizione di sofferenza per un periodo troppo prolungato, che decide di dichiarare in via ufficiale il fallimento.
I cosiddetti “libri in tribunale” altro non sono che le scritture contabili e bilanci dell’ultimo triennio di esercizio.
Ma quanta fondatezza c’è in queste voci? Lo abbiamo chiesto a Lorenzo Ferraro, di Fiom-Cgil: “Fondatezza poca, francamente. All’improvviso esce fuori questa notizia buttata lì solo per destabilizzare, chissà con quali vantaggi, ma non sembra che ci sia nulla di reale, al momento ci sono degli azionisti che stanno lavorando per una ricapitalizzazione. Ci sembra una boutade strumentale, ma non sappiamo ad opera di chi e con quali scopi o vantaggi. Di certo ad oggi non c’è un quadro facile, ma le difficoltà di Piaggio Aerospace non sono di oggi, riguardano l’ultimo decennio. Inoltre stiamo parlando di azionisti economicamente forti, sembra improbabile che di colpo, dalla sera alla mattina, decidano di non avere più alcun interesse per un marchio che ha la storia di Piaggio. Considerando le trattative in corso, l’importanza dell’azienda, la volontà del governo di esercitare la Golden Power, le richieste in itinere del sindacato verso il ministero, appare poco verosimile una decisione così repentina. In uno scenario complesso come quello attuale nulla si può escludere a priori, ma saremmo portati a ritenere che si tratti solo di voci senza fondamento”