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Politica | 10 novembre 2017, 18:50

Savona, cremazione affidata ai privati? "Rete a Sinistra-Savona che vorrei" dice "no"

“Ci sono problematiche, ma la situazione va gestita affrontandole non aggirandole”

Savona, cremazione affidata ai privati? "Rete a Sinistra-Savona che vorrei" dice "no"

Si torna a parlare a Savona del delicato tema dei forni crematori ed in particolare della possibilità di affidare ai privati il servizio.

Affermano a tal proposito Marco Ravera consigliere comunale Rete a Sinistra - Savona che vorrei e Marco Lima e Anna Traverso coordinatori provinciali Rete a Sinistra - Savona che vorrei:”Nelle ultime settimane, tuttavia, è tornato prepotentemente agli onori della cronaca il servizio di cremazione nella nostra città, affrontato in due Commissioni consiliari (23 ottobre e 7 novembre) in cui, tra tattica e gioco delle parti, la maggioranza ha affermato di voler cedere ai privati attraverso un bando in project financing la realizzazione e la gestione di un possibile nuovo impianto di cremazione. Una decisione che non ci sorprende e che si inserisce a pieno titolo nella scellerata politica di privatizzione dei servizi che centrodestra e PD perseguono con insistenza.”

“Se è vero che l'attuale impianto ha un problema con i fumi (ha una proroga della Provincia fino a fine anno), non si potrebbe sistemare inizialmente solo quella parte magari realizzando una "sala del commiato" degna di questo nome, che favorisca l'inevitabile allontanamento del defunto dalla sua famiglia a dai suoi cari in maniera dignitosa, laica e rispettosa, senza quell'imbarazzante sala in cui le bare sono accatastate sui tubi innocenti?” si chiedono

“Noi, come abbiamo ribadito in sede istituzionale, siamo contrari ad ogni ipotesi di privatizzazione, al contrario pensiamo che tale servizio possa essere garantito in maniera efficace solo con la gestione diretta da parte del Comune ("in house") di tale struttura, scelta che permetterebbe costi più bassi ai cittadini (a partire dall'assenza dell'IVA) ed introiti diretti per l’Amministrazione Comunale (ad oggi il servizio porta nelle casse del Comune circa 200000 euro). - concludono - Non ignoriamo le criticità di un'operazione di questo tipo, ma siamo convinti che le situazioni vadano gestite affrontando le difficoltà e non aggirandole.”

RG

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