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Scadrà alle ore 13 del 15 dicembre 2017 il termine ultimo per chi volesse presentare la propria manifestazione di interesse all’acquisizione dell’ex ospedale Marino Piemontese di Loano. Sarà dunque la volta buona per definire i destini di una struttura, bella e imponente, ma bloccata in una condizione di “vita sospesa” da ormai circa quattro decadi?
Attualmente l’immobile è di proprietà di ARTE (Agenzia Regionale Territoriale per l’Edilizia) della provincia di Savona, che ha pubblicato questo avviso di vendita sul proprio sito artesv.it, sull’albo pretorio del comune di Loano e sulla Gazzetta Aste e Appalti Pubblici già il 20 maggio del 2016.
La storia del “Marino Piemontese” (come è più brevemente noto) è lunga e travagliata: quasi dieci anni fa, nel corso del 2008, il bene è passato di mano dalla proprietà dell’ASL 2 Savonese ad ARTE, attraverso un programma di acquisizione quantificato in oltre 9 milioni di euro. Una cifra certamente importante, ma che ben rispecchia le dimensioni di questo immobile da 5.600 metri quadrati di superficie, con oltre 20.400 metri quadrati di parco circostante.
E proprio queste cifre sono “croce e delizia” per il Marino Piemontese: se infatti, da una parte, tutta questa opulenza potrebbe prestarsi a molteplici utilizzi in campo edile, turistico, o altro, d’altro canto sono proprio questi numeri a spaventare qualsiasi potenziale compratore. Tutte le aste fino a questo momento sono andate deserte, l’ultima in ordine di tempo si è chiusa un paio d’anni fa, per la precisione il 26 ottobre 2015, e nessuno ha avuto il coraggio di rilanciare su una base d’asta di 8 milioni e 200mila euro.
Nel 2018, se anche questa nuova manifestazione di interesse si dovesse concludere con un “nulla di fatto”, saranno ben 35 gli anni di totale inattività della struttura. Questo ha portato il Marino Piemontese a subire un graduale ma sempre più marcato degrado e da diversi anni le forze di Polizia Locale di Loano sono impegnate a svolgere controlli periodici per evitare che la struttura sia presa di mira da senzatetto, vandali, spacciatori e altre forme di delinquenza comune.
Redazione