Su Savonanews abbiamo già dato spazio alla questione dell’intervento dei balneari liguri alla Camera dei Deputati a Roma (leggi articolo QUI). Bettina Bolla, presidente nazionale di “Donnedamare” e titolare dei Bagni Mafalda di Varazze, traccia un bilancio di questa interessante e positiva esperienza che l’ha vista promotrice: “La Liguria sta facendo da cartina di tornasole di quello che sarà l’impegno del centrodestra per la nostra questione. Stiamo dimostrando di essere in prima linea, capofila al demanio e con la richiesta di aiuto da parte dei balneari di tantissime regioni d’Italia, dalla Basilicata alla Campania”.
Prosegue Bettina Bolla: “Ho chiesto all’on. Deborah Bergamini di appoggiarci indicendo questa conferenza stampa alla Camera nel corso della quale è avvenuta anche la firma, da parte di numerosi parlamentari, del documento di Maria Teresa Silenzi, di Donnedamare Marche; in esso si chiede lo stralcio del DDL sulla Direttiva Bolkestein legato alle aste. Sono 12 anni che continuiamo a lavorare senza nessuna certezza del domani. L’idea è stata accolta subito da Deborah Bergamini e da tutto il centrodestra, che ci ha dimostrato appoggio e fiducia nel portare avanti le nostre questioni”.
La balneare varazzina conclude nel suo excursus: “L’approvazione del DDL alla Camera doveva essere una settimana prima e invece, per una coincidenza, a causa di un rinvio è capitata proprio mentre eravamo a Montecitorio; per il Senato invece sappiamo che ci saranno tempi tecnici più lunghi. Quel DDL approvato in Camera dei Deputati contiene le aste e finché non si taglia questa voce noi continueremo la battaglia; chiediamo che il governo vada in Unione Europea a chiedere la nostra salvezza come hanno già fatto Spagna e Portogallo. La Spagna, ad esempio, ha ottenuto una proroga di 75 anni. In Regione Liguria, grazie all’assessore Marco Scajola che ha scelto di non portarla in giunta ma in consiglio regionale, con Angelo Vaccarezza primo firmatario, anche il PD Ligure ha firmato il testo di Donnedamare trasformato da Vaccarezza in OdG, andando contro la linea del partito nazionale. Se tutte le Regioni italiane facessero così sarebbe un gesto politico importante”.