"In provincia di Savona dal 25 settembre al 10 ottobre scorsi si sono registrati altri 27 roghi e sono andati in fumo 125 ettari di bosco. Quest'anno, in tutta la Liguria, dal 1° gennaio al 26 luglio ne erano già stati incendiati 2.848 ettari.Nello stesso periodo in tutta Italia erano andati in cenere 68.501 ettari di vegetazione e nei giorni scorsi si sono aggiunti i disastri nella Val di Susa. Per il vasto estendersi di incendi si mobilitano i media che trasmettono ampi servizi, ma dopo le prime piogge del grave problema non si dice quasi più nulla" commenta Gabriello Castellazzi, portavoce dei dei “Verdi” della provincia di Savona.
"Sono stati individuati i piromani criminali? Vengono programmate nuove strategie di contrasto? Ci sono provvedimenti finalizzati a individuare nuovi mezzi capaci di fermare la progressiva distruzione del territorio,fonte di vita e risorsa determinante per la nostra economia? Ricordiamo sempre che la provincia di Savona è la più boscata d'Italia, un patrimonio eccezionale per la sua biodiversità.Il sistema di contrasto agli incendi boschivi non funziona come dovrebbe perchè è concentrato essenzialmente sullo spegnimento dei roghi, ma è carente la fase di prevenzione".
Prosegue: "La gestione dei mezzi aerei antincendio è affidati in gran parte ai privati. Privata è la gestione della flotta aerea di Canadair di proprietà pubblica, e private sono le flotte regionali di elicotteri, con costi di centinaia di milioni di Euro pubblici, per questo l' Antitrust sta indagando e ha individuato problemi seri.Il servizio antincendio deve essere certamente potenziato ma deve diventare totalmente pubblico, affiancato da una seria attività di prevenzione opportunamente potenziata (nuovo personale con mezzi tecnici avanzati)".
"Oltre alle generiche frasi per impegni futuri sono necessari finanziamenti che potrebbe ottenere oggi anche la Liguria attingendo ai FESR ( Fondi Europei di Sviluppo Regionale) come hanno fatto altre Regioni : Puglie e Marche ( 1.400.000 euro per “droni” con sensori, torrette di avvistamento,impianti di videocontrollo ecc.)Il problema si presenta sotto diversi aspetti ed uno di questi riguarda l'ordine pubblico: lo scatenarsi contemporaneo di incendi in più punti, l'accendersi di nuovi roghi in altre località poco dopo che ne sia stato spento uno, indicano che esiste una strategia criminale di distruzione del nostro patrimonio boschivo".
"L'attenzione dei Verdi è continua e puntuale: Angelo Bonelli( Coordinatore nazionale) ha inviato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e alla Procura Generale della Corte dei Conti perchè ben 28 elicotteri antincendio, su 32, nella fase di massima crisi erano fermi negli hangar per la “totale disorganizzazione degli organi preposti, come conseguenza degli effetti della legge Madia” (lo scioglimento del Corpo Forestale dello Stato ha creato problemi enormi di coordinamento con i Vigili del Fuoco per la gestione dei mezzi, ecc.)".
"E' ormai dimostrato che il successo dell'azione antincendio ha la sua massima efficacia nei primi 20 minuti dall'attivazione del focolaio e i sensori terrestri permettono di verificare continuamente i parametri fisici in relazione all'insorgenza di un incendio. Questo tipo di “sensori multiparametrici wireless” sono efficacissimi ( come i “droni UAV” )e 17 sono stati già collaudati nel “Parco Naturale di Porto Selvaggio”(Regione Puglie), finanziati con fondi europei : nonostante il vento forte, dopo 20 minuti dalla segnalazione, l' intervento tempestivo ha consentito di circoscrivere l'incendio e il danno ha riguardato soltanto 100 metri quadrati di vegetazione. Come dice Legambiente 'Gli incendi sono prevedibili. Governo,Regioni e Comuni assolvano ai già troppi ritardi accumulati fino ad ora'" conclude Castellazzi.