Attualità - 03 novembre 2017, 18:30

Albenga: donna maltrattata fuori casa, l'assessore Vespo: “Non si fa campagna elettorale sulla pelle delle persone”

“Abbiamo cercato diverse soluzioni per la signora. Le ha rifiutate tutte e poi non si è più fatta sentire”

Una donna maltrattata e picchiata dal marito, la necessità di andare via da casa insieme alla figlia. Troppe le violenze subite e la paura di altri abusi per poter far ritorno sotto lo stesso tetto di quello che si è dimostrato un uomo violento.

Da qui il dibattito, il caso portato agli onori della cronaca dal consigliere di Forza Italia Eraldo Ciangherotti e la risposta, oggi, dell’Assessore Simona Vespo che decisa si rivolge a Ciangherotti: “Non si fa campagna elettorale sulla pelle della gente in difficoltà. I nostri assistenti sociali hanno lavorato molto e bene e io mi sono sempre data molto da fare per dare un aiuto a tutti coloro che si rivolgono a me. Se vuole screditare me che ho fatto molto più di lui in questo ruolo allora potremmo stilare un excursus dei progetti portati avanti, ma credo che non sia il caso di fare una gara su queste tematiche così delicate.”.

Ripercorrendo quanto accaduto racconta la Vespo: “Giovedì 26 ottobre la signora è venuta nel mio ufficio ed ha raccontato la sua drammatica esperienza. Violenze, un ammonimento nei confronti dell’uomo violento e referti del Pronto Soccorso per lei e sua figlia. Una situazione simile non poteva certo lasciarmi indifferente e proprio per questo ho immediatamente proposto alla signora di andare presso la struttura protetta di Genova. L’obiettivo principale era quello di mettere in sicurezza la signora. Lei ha rifiutato questa possibilità perché non voleva andare in una struttura protetta e non voleva allontanarsi dal territorio. Per questo ci siamo attivati e già alle 12,00 dello stesso giorno siamo andati negli appartamenti delle Rapalline nei quali alloggiano famiglie anche con bambini piccoli e che vorrei specificare che non è il Bronx che il consigliere Ciangherotti descrive. È vero che c’è un pregiudicato e che qualche piccolo disordine c’era stato in passato, ma nulla di più di quanto accade in molti altri condomini. Si sarebbe trattato, inoltre, di una sistemazione provvisoria in attesa di trovare qualcosa di meglio”.

Continua a raccontare la Vespo: “La signora ha poi detto che avrebbe voluto rivolgersi ad alcuni parenti per chiedere loro ospitalità, non andata a buon fine questa opzione il giorno dopo la signora è tornata nel mio ufficio e a quel punto si è aperta un’altra possibilità, la signora ha detto che era in contatto per una abitazione e, siccome momentaneamente alloggiava da una delle figlie, la signora ha, infatti 3 figli di cui 2 sposati, le ho proposto di prendere contatti per l’alloggio che voleva e il comune le sarebbe andato incontro per aiutarla a pagare l’affitto. DA quel momento in poi non ho più visto la signora, ma è sorta la polemica”.

Conclude la Vespo: “Credo di essere stata sempre molto attenta alle problematiche dei cittadini e in prima linea sul tema violenza sulle donne. Abbiamo supportato diverse iniziative e realizzato una linea telefonica di aiuto e supporto anche per gli uomini violenti. Questi argomenti credo non abbiano colore politico e strumentalizzarli per fare campagna elettorale credo sia sbagliato e non sia la strada giusta per nessuno”.  

Mara Cacace