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Attualità | 28 ottobre 2017, 11:00

Il Tar condanna il Comune di Albenga, la sanatoria ad un capannone artigianale di Torre Pernice doveva essere rilasciata

Il Tar condanna il comune di Albenga al risarcimento del danno la cui valutazione sarà effettuata da un CTU.

Il Tar condanna il Comune di Albenga, la sanatoria ad un capannone artigianale di Torre Pernice doveva essere rilasciata

Il Comune di Albenga avrebbe dovuto sanare delle irregolarità edilizie commesse su un capannone artigianale di Torre Pernice permettendo così alla società proprietaria, la Nuova Beni Immobiliari di vendere l’immobile, così ha deciso il Tar Liguria in merito al ricorso presentato dal privato contro il comune.

In particolare si trattava di un fabbricato ad uso produttivo esteso per oltre 2500 metri quadrati per il quale era stata prevista la realizzazione di ampi magazzini, in realtà una porzione dei locali coperti venne adibita ad archivio e a servizi igienici, così come la zona di carico venne dotata di una copertura non consentita dalle autorizzazioni urbanistiche.

Durante il procedimento amministrativo è emerso che la proprietà intavolò trattative per l’alienazione del manufatto perché aveva necessità di liquidità, ma la situazione di irregolarità urbanistica dissuase ogni possibile acquirente.

Per porre riparo a tale situazione venne proposta la domanda volta a conseguire la sanatoria degli abusi edilizi, ma l’istanza fu disattesa.

Spiega il Tar : “Quanto realizzato in concreto configura una manutenzione straordinaria con un limitato incremento dell’indice volumetrico, posto che gli interventi all’interno del capannone e la chiusura di parte della tettoia soprastante lo spazio di carico non assurgono ad una sfera dell’abuso che supera quanto è ammesso dall’art. 42 delle nda del prg. Per il vero tale assunto non è neppure contestato in concreto dall’atto impugnato, posto che in prima istanza esso si limita a negare la liceità della realizzazione di un intervento meno impattante rispetto alla ristrutturazione urbanistica. E’ del pari immotivata la successiva asserzione con cui il provvedimento esclude la possibilità di utilizzare l’aumento di superficie lorda avvalendosi di una sanatoria basata sulla dichiarazione di aver compiuto un’attività di manutenzione straordinaria: non v’è infatti alcuna motivazione a corredo dell’asserzione, che risulta pertanto carente del necessario chiarimento in diritto.”

Il Tar condanna il comune di Albenga al risarcimento del danno  la cui valutazione sarà effettuata da un CTU. Un primo elemento del computo del pregiudizio consiste nel prezzo che avrebbe potuto essere conseguito dalla vendita del bene, da questo importo dovrà essere sottratto il valore attuale del magazzino e la somma che la proprietà avrebbe potuto incassare utilizzando il capannone in questi anni. 

Mara Cacace

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