“La Regione, pur non potendo intervenire in modo diretto a livello normativo per modificare l'attuale condizione istituzionale delle Province, ha svolto e continuerà a svolgere un ruolo attivo nei confronti delle legittime rivendicazioni dei dipendenti di questi enti”. L’assessore regionale a Infrastrutture e Difesa del suolo Giacomo Giampedrone si schiera al fianco dei dipendenti delle Province che hanno aderito allo sciopero nazionale e sono scesi in piazza, per protestare contro le condizioni in cui versano gli enti locali e la mancanza di risorse economiche per mantenere servizi e stipendi.
“Esprimo la mia totale solidarietà e vicinanza - aggiunge Giampedrone - a tutti i lavoratori che si trovano costretti, loro malgrado, ad operare ormai da qualche anno in una costante situazione di incertezza. La Giunta Regionale ha completamente assorbito, non senza difficoltà economiche e amministrative, il settore Difesa del Suolo, che ha richiesto un passaggio molto delicato, soprattutto in una regione come la Liguria, colpita in passato da devastanti alluvioni che hanno messo in ginocchio il nostro territorio. Territorio che ha estremo bisogno di servizi efficienti e di adeguate professionalità per affrontare al meglio, e con adeguate risorse, un tema fondamentale per la Protezione Civile come quello della manutenzione stradale".
"La Regione sta gestendo ancora oggi alcune partite molto delicate di questo maldestro passaggio di competenze che riguarda i dipendenti delle province, fra cui quella dei Centri per l'impiego e, in passato, della Polizia Provinciale. Il nostro obiettivo – afferma Giampedrone - resta quello di garantire il rispetto delle professionalità che si trovano nei diversi enti locali e la tutela dei posti di lavoro”.
Su questi punti, in particolare, Regione Liguria è impegnata anche a livello nazionale in un serrato confronto con il Governo.
“Da sempre – aggiunge Giampedrone - siamo fortemente critici verso la legge Delrio: in ogni occasione possibile abbiamo contestato questa scellerata riforma che ha messo in ginocchio un Ente chiamato a svolgere un ruolo fondamentale di raccordo, con competenze specifiche, fra i territori, la Regione e lo Stato. Oggi, a maggior ragione dopo la sonora bocciatura del referendum costituzionale del 4 dicembre scorso, crediamo sia giunto il momento che i protagonisti di questo disastro normativo prendano finalmente atto della volontà popolare e restituiscano quindi dignità ai territori e ai lavoratori delle Province, ripristinando finalmente quei servizi fondamentali per le nostre comunità. Di certo, suona stonato il sostegno alle legittime rivendicazioni dei lavoratori da parte di esponenti del Pd, il partito di governo che ha varato la legge Delrio e quindi responsabile della preoccupante situazione che le Province e i loro dipendenti, con le loro professionalità, sono costretti a vivere”.