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Attualità | 05 ottobre 2017, 13:42

Savona, il vescovo Marino presenta la sua prima lettera pastorale

Tanti i temi e gli obiettivi prefissati dal monsignor Calogero Marino come il rilancio della chiesa locale e il ritrovo della fede oltre al rapporto con i giovani e le istituzioni locali.

Savona, il vescovo Marino presenta la sua prima lettera pastorale

“Mi piace stare in mezzo alla gente” queste le parole che hanno caratterizzato l’incontro questa mattina nel Salone Grande della curia diocesana con Monsignor Calogero Marino, alla presenza del vicario generale don Angelo Magnano e il Direttore dell’Ufficio stampa Marco Gervino.

A 10 mesi dal suo insediamento nella Diocesi di Savona-Noli il Vescovo Gero in preparazione della veglia di sabato 7 ottobre alle 21 nella Cattedrale di N.S. Assunta a Savona ha presentato la sua prima lettera pastorale dal titolo “Cominciando da Gerusalemme, per ritrovare il filo della fede”.

“Uno strumento di lavoro e di revisione di vita personale e comunitaria” così il Monsignor Gero Marino definisce, nell’introduzione, la lettera pastorale cominciando proprio dalla Città Santa, meta del recente pellegrinaggio della Diocesi, che il documento definisce “il paradosso cristiano”, la chiamata a “vivere sul filo dell’impossibile e della sua bellezza”, l’esperienza viva dell’incontro con il risorto. Tra gli obiettivi e le linee sinodali che si pone il Vescovo si trova “il concetto di vivere la chiesa locale savonese, nella nostra realtà c’è purtroppo frammentazione, la ricchezza associativa è una risorsa che può diventare un limite”.

“Il secondo obiettivo è il ritrovo del filo della fede (cardine principale della lettera pastorale), dal 10 novembre inizierà una vera e propria “Scuola di Preghiera” nella parrocchia Beato Rossello dove mi piacerebbe rimettere al centro l’ascolto del Vangelo, concentrandosi sui giovani.” Ed è proprio sui più giovani e sull’ottimo lavoro dei preti locale che Don Gero ha voluto soffermarsi: “Ho incontrato i giovani delle 4 vicarie, circa 150 ragazzi che mi hanno scritto molte lettere, c’è un futuro per loro, non bisogna essere nostalgici del passato, mi ha fatto piacere la bontà nei miei confronti. Attualmente, e ho potuto confermarlo nel mio incontro con Papà Francesco, mi sono molto contento dei miei preti, che sento vicini e loro stessi mi incoraggiano. Abbiamo istitutivo una vera e propria ‘Scuola del Clero’ un martedì al mese dalle 10 del mattino dove incontriamo i preti per confronti e approcci con esperti”.

“La narrazione che viene fatta enfatizza molto l’aspetto della paura, penso che ci sia più accoglienza di quello che si pensi e si dica” dice il Monsignor Marino sul difficile tema dell’accoglienza dei migranti. L’approccio con la nuova avventura è molto soddisfacente: “A livello personale mi trovo a mio agio con le istituzioni, ci sono distinzioni tra i ruoli ma il fatto praticamente di aver iniziato tutti insieme è un punto d’incontro importante, il rapporto interpersonale è molto positivo” “Sono una persona timida, non amo particolarmente i momenti istituzionali voglio essere vicino alle persone in strada” ha detto in conclusione il Vescovo ricordando che il giovedì mattina ha iniziato a ricevere senza appuntamento i fedeli, un’occasione per accogliere i fedeli e non solo.

Sabato, durante la veglia, sarà effettuata una colletta a favore di Cuba, duramente colpita dall’Uragano Irma, dove opera nella missione interdiocesana il Sacerdote savonese don Michele Farina.

Luciano Parodi

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