Il caso delle bollette d'acqua pagate da Ata al campo nomadi della Fontanassa sembra non avere fine. Dopo le dichiarazioni di risposta del sindaco di Savona Ilaria Caprioglio all'ex primo cittadino Federico Berruti che ha palesato diversi dubbi sia per la definizione di "scelta politica" che per una mansione che non spetterebbe alla municipalizzata ma a un ente preposto a funzioni sociali, ha voluto esprimere il suo dissenso anche la consigliere di minoranza, ex assessore nella Giunta Berruti Elisa Di Padova.
Il consigliere Di Padova ha ripreso gli argomenti su cui era stata attaccata la precedente amministrazione come il tema dei servizi sociali, del welfare e il discorso generale sulle famiglie savonesi: "Rattrista leggere le parole della Sindaco che afferma che la precedente amministrazione non avrebbe aiutato e sostenuto le famiglie savonesi. Affermazioni cariche di ideologia e lontanissime dalla realtà. Una realtà che invece è possibile verificare in maniera semplice e accessibile a tutti grazie ad uno strumento di cui l'assessorato al servizi sociali si è dotato nella precedente amministrazione per dialogare con i cittadini mostrando i risultati prodotti e gli effetti economico-sociali generati sul territorio e sulla comunità: il bilancio sociale, che è possibile leggere e consultare sul sito web del Comune. Qui tutti possono vedere le scelte dell'assessorato, i numeri di COME i soldi venivano spesi, voce per voce. La precedente amministrazione ha scelto di sostenere il welfare come primo impegno nei confronti dei suoi cittadini cercando di non lasciare indietro nessuno in un momento di forte crisi economica e pur avendo a che fare con i grandi tagli dei trasferimenti ai Comuni".
Il bilancio sociale dell'attuale Giunta non soddisfa la minoranza che chiederà nelle prossime sedute i dati precisi: "Sfogliando il bilancio sociale nelle prime pagine destinate alla famiglia e ai minori è possibile vedere quante famiglie sono state sostenute, per esempio nel 2015 - continua la Di Padova - famiglie che non ce la facevano, famiglie numerose e con minori: è tutto scritto nero su bianco. Ma sono risultati di un'idea di welfare complessiva e organica e non disgregata in cui si cerca di rispondere in emergenza senza visione d'insieme. E' evidente ormai a tutti che le scelte di questa giunta non vanno nella stessa direzione: il comparto del sociale assume la rilevanza degli altri comparti ed è solo un costo. In più ad oggi non è possibile fare un raffronto concreto e basato sui numeri perchè dall'anno scorso la giunta Caprioglio ha interrotto la buona pratica di scrivere un bilancio sociale completo e trasparente, rendendo conto ai suoi cittadini. Chiederemo nelle prossime sedute questi dati voce per voce per poterli comunicare noi ai cittadini".
L'ex Assessore ha poi dato la possibilità ai cittadini di poter scaricare i bilanci sociali degli anni tra il 2012 e il 2015:http://www.comune.savona.it/ServiziSociali/Page/t01/view_html?idp=7357