Albenga opta per la transazione nell'ambito della causa con Deutsche Bank in piedi di fronte alla corte Londinese, risparmiate così le spese legali, che ad oggi ammontano già a 200 mila euro (vedi articolo), e un esito che poteva essere con alta probabilità negativo per il comune di Albenga. Resta invece valido il contratto “swap” sottoscritto con la filiale inglese della banca di Francoforte nel 2007, ma con uno sconto sui futuri pagamenti di 500 mila euro, somma che verrà versata nelle casse ingauna entro 30 giorni dalla chiusura ufficiale della causa presso l’Alta Corte.
Tale contratto consisteva in un mutuo pluriennale che aveva "accorpato" tutti gli altri mutui (durata fino al 2030) in derivati per 49,5 milioni di euro collegato alla necessità di allungare il debito del Comune dal breve – medio termine al lungo termine.
Il problema era stato che, si trattava di un contratto vantaggioso per il comune in presenza di un flusso finanziario favorevole, ma che, con la crisi globale si è rivelato essere un vero e proprio salasso.