Sarà un’influenza definita dai medici “mediamente cattiva”, non tra le più forti, ma tutto sommato nemmeno proprio indolore, quella che si abbatterà sull’Italia nel prossimo inverno. Difficile stimare una data di partenza: quando arriverà l’invasione del virus? Dipenderà molto dal clima. Quello mite favorisce le classiche malattie da raffreddamento di “stagione”, mentre le influenze vere e proprie proliferano con gli inverni rigidi. E quest’anno dovremo combattere con ben quattro batteri influenzali diversi: uno, tutto nuovo, arriverà dal Michigan, mentre gli altri tre, già identificati lo scorso inverno, avevano visto isolati e analizzati i primi casi a Hong Kong, Brisbane e Phuket.
Questo vero e proprio “esercito di virus” potrebbe bloccare a letto, secondo le statistiche preliminari, dai 12 ai 15 milioni di italiani; anche se in realtà quasi certamente saranno meno di 5 milioni a dover combattere contro l’influenza, mentre negli altri casi si tratterà di virus definiti “parainfluenzali”.
Nonostante il fenomeno “no-vax” che ha preso piede in questi ultimi anni, non esiste, in realtà, un forte scetticismo nei confronti del vaccino antinfluenzale. E, per chi lo desiderasse, esiste addirittura un vaccino tetravalente o quadrivalente, cioè idoneo a supportare le difese immunitarie contro tutti i quattro virus sopra citati.
L’invito al vaccino è rivolto soprattutto agli anziani e l’obiettivo del Ministero della Sanità sarebbe quello di garantire la copertura di almeno il 75% della popolazione al di sopra dei 65 anni. Ma secondo le statistiche, gli anziani che si vaccinano tutti gli anni arrivano a raggiungere soltanto il 45%.
Due, i principali consigli rivolti a tutti dal ministero: “Non abbattete la febbre con farmaci generici senza obbligo di ricetta per andare a lavorare ugualmente, in questo modo favorite la diffusione del virus; e ricorrete ad antibiotici solo su prescrizione del medico, evitate nel modo più assoluto di recuperare vecchie confezioni di antibiotico rimaste inutilizzate in casa dopo prescrizioni precedenti e di usarle senza consiglio del vostro dottore”.