Nella Sala Mostre del Palazzo della Provincia sono state consegnate all’assessore alla sanità e vice Presidente della Regione Liguria Sonia Viale dal dottor Giampiero Storti, Presidente del Comitato “Amici del San Paolo”, le 14.000 firme raccolte in forma di dischetto in questi mesi a favore dell’ospedale savonese.
Sono molte le specialità a rischio di chiusura come il reparto malattie infettive, pneumologia, radioterapia, chirurgia, day surgery, chirurgia della mano, anatomia patologica, nefrologia, emo dinamica, gastroenterologia, dermatologia e malattie infettive.
“Due le richieste fondamentali - spiega il dottor Giampiero Storti- il mantenimento delle specialità presenti e le pratiche di emergenza con la certezza di poter curare con l’emodinamica interventistica, una radiologia interventistica con la strumentazione adeguata, una equipe di specialisti dedicati per la cura delle emergenze extra, un servizio di chirurgia vascolare per urgenze/emergenze e un centro ictus materialmente riconoscibile e funzionante per poter curare compiutamente gli oltre 300 pazienti/anno”.
Il Comitato ha formulato nell’interesse della popolazione e secondo gli scopi prefissi dallo statuto, una seconda bozza di proposta da sottoporre al giudizio delle Amministrazioni in cui è stato chiesto con una delibera di Giunta Regionale il 4 agosto 2017 una proposta di piano sociosanitario per il triennio 2017-2019.
Sonia Viale ha quindi illustrato il piano sociosanitario: “Il tema è delicato è coinvolge la vita delle persone, con una riforma della sanità si è data una risposta ai bisogni. Noi delle istituzioni dobbiamo impegnarci a far conoscere meglio la sanità. È stato importante, per quanto riguarda la lista d’attesa, l’attuazione del Centro Unico Regionale delle prenotazioni, fondamentale eliminare la fuga invece per difendere i nostri ospedali. L’ospedale è il luogo in cui si danno delle risposte, il territorio è sempre più importante.”.
“Cosa significa difendere un ospedale? Bisogna chiarire prima di tutto la classificazione - continua l’assessore Viale - il San Paolo è un Dea di primo livello ad esempio (il Santa Corona rimane un Dea di 2º livello invece), si inserisce ad esempio il caso dell’Ospedale di Cairo che ha una grande area e esigenze importanti, il pronto soccorso in questo caso verrà potenziato. Due anni fa mi è stato chiesto di azzerare il debito della sanità, il disavanzo attualmente è di 70 milioni di euro, senza chiudere ospedali e servizi”.
“Il cittadino chiede un servizio adeguato alle proprie esigenze - dice il sindaco Lambertini sul caso dell’ospedale di Cairo - mi trovo pienamente dentro il piano è siamo contenti. L’Ospedale c’è e funziona, il pronto soccorso è fondamentale”.