Mario Carrara, capogruppo della Lista Civica dei Pietresi, lancia il suo “messaggio d’addio” a piazza Vittorio Emanuele II.
Scrive Carrara: “Voglio scattare le ultime fotografie a una delle piazze più belle di Pietra prima dell’inizio dei lavori per la sua distruzione, con l’arrivo della nuova pavimentazione in stile ‘maldimare’.
Voglio dire addio al prato dell’aiuola, addio a otto alberi di oleandro e addio a quel grande e frondoso ‘fintopepe’, dalla storia cinquantennale, condannati per volontà di un “ex maestro-taglialegna” che evidentemente odia gli alberi, le aiuole, i prati, il verde, i parchi e la natura”.
Prosegue Carrara: “Saranno cancellati tutti I parcheggi. Ce ne sarebbe tanto bisogno per non far morire il paese e invece si eliminano. Non sarà più possibile percorrere in automobile via Chiazzari, che verrà chiusa al traffico, causando ingorghi e problemi per la viabilità ogniqualvolta si chiuderà il passaggio a livello”.
“Questo lavoro rappresenta un’occasione persa per potenziare le tubazioni delle acque meteoriche, visto che non è previsto alcun tipo di intervento tecnico nel sottosuolo. Si spendono 230mila euro solo per ‘rifare il trucco’ alla piazza: le recenti inondazioni verificatesi in tutta l’Italia non hanno insegnato proprio niente. Tutto questo, tenendo anche ben presente il fatto che eliminando l’attuale sistemazione su diversi livelli della piazza, è molto probabile che l’acqua piovana si riversi sul lato monte, con tutte le conseguenze che possiamo ben immaginare e alle quali assisteremo con le prossime piogge”.
Conclude Carrara: “A chi dava fastidio l’aiuola della piazza, unico prato presente in tutto il centro storico? La maggioranza ha dichiarato: ‘Per valorizzare il retrostante palazzo’… Ma questo palazzo, nelle condizioni in cui è, è da valorizzare distruggendo un’aiuola? Ma se dietro all’aiuola, per la maggior parte, è presente il muro di un giardino, qual è il senso di questa decisione? Inoltre il bel monumento fatto dagli alpini dovrà essere ‘deportato’ in un’altra zona del paese e, per fare ciò, sarà demolito”.