"Ieri, giovedì 14 Settembre è stato presentato a nome di tutta a minoranza un ordine del giorno che chiede le dimissioni del CdA di Finale Ambiente per imperizia spiegano i consiglieri di minoranza - La decisione è stata motivata dal clamoroso contenzioso sull'acquisto del capannone che doveva ospitare la nuova sede della società culminato con il ricorso della società venditrice che trascina in tribunale Finale Ambiente chiedendone la condanna per inadempienza e i danni”.
“L'acquisto del capannone è stato fortemente contestato, nei modi e nelle scelte, dalla minoranza e strenuamente e testardamente difeso dalla maggioranza e dall'attuale CdA di Finale Ambiente. L'acquisto – previsto inizialmente entro marzo 2016 – non è ancora stato concluso e la proprietà cita Finale Ambiente in tribunale. Prima udienza fissata il 10 Novembre. – continuano – La vicenda capannone mostra senza ombra di dubbio l'incapacità realizzativa del CdA di Finale Ambiente e dell'ammirazione Frascherelli. Un'imperizia che i cittadini rischiano di pagare molto cara perchè i debiti della partecipata gravitano a tutti gli effetti sul Comune.”
“La minoranza di Finale è composta da consiglieri eletti in 4 liste con programmi e obbiettivi differenti. Eppure nelle situazioni più critiche la minoranza non ha esitato a compattarsi per il bene del Comune di Finale Ligure. Scoprendo l'incredibile ultimo atto della complessa vicenda "Capannone" non abbiamo esitato a chiedere le dimissioni di questo CdA per imperizia ed incapacità" affermano Marinella Geremia, Simona Simonetti, Davide Badano, Sergio Colombo, Giovanni Ferrari, Lorenzo Operto e Nicola Viassolo.
Conclude: “Confidiamo che la maggioranza possa raccogliere il nostro suggerimento. L'abbiamo fatto in passato ostacolando la codivisione del segretario comunale a Zuccarello che ci sarebbe costato di più per lavorare un giorno in meno per il nostro Comune e non abbiamo esitato a farlo oggi”.