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Politica | 07 settembre 2017, 13:12

Piaggio, Pastorino: "Dal Governo soltanto immobilismo e giochi al rimando, ma a rischio ci sono 1195 posti di lavoro"

Lo dice il capogruppo di Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria

Piaggio, Pastorino: "Dal Governo soltanto immobilismo e giochi al rimando, ma a rischio ci sono 1195 posti di lavoro"

 

Stamane in terza commissione consigliare si è svolta l’audizione delle organizzazioni sindacali unitarie di Piaggio: dall’incontro emerge una situazione alquanto preoccupante. "I sindacati hanno richiesto l’intervento della commissione nei confronti del presidente Toti, affinché la regione si attivi immediatamente col governo per favorire la ripresa della corretta interlocuzione fra vertici aziendali e parti sociali. Lo ricordiamo: stiamo parlando di un’azienda che ha un altissimo valore strategico per tutto il Paese – dichiara il capogruppo di Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria Gianni Pastorino, presente all’incontro -. Dopo l’audizione la commissione ha deciso all’unanimità di emanare un proprio documento, da inviare tempestivamente al presidente della giunta. Questo per intervenire al più presto possibile. Aspetto rilevante, e per certi versi inedito, è il carattere di questa iniziativa: molto più vincolante di un semplice odg votato in consiglio, perché impegna simultaneamente sia la commissione sia la giunta".

Ancora una volta, grande assente è il governo nazionale. "Ciò che sconcerta in tutta questa vicenda è la mancata realizzazione delle promesse fatte dall’esecutivo. Spicca il mancato intervento del ministro Calenda nei confronti dell’azienda, che com’è noto è stata acquistata da un gruppo di Abu Dhabi: un’inerzia intollerabile, mentre la proprietà sembra procedere contro l’accordo del 2014, di cui era firmatario anche il governo, cercando di spacchettare i vari rami e organizzare uno spezzatino da vendere ad altri soggetti – sottolinea Pastorino -. Ancora più inquietante appare l’immobilismo del governo a fronte delle istanze mosse dai sindacati ai Prefetti di Savona e Genova. Nonostante la sensibilità dimostrata dalle prefetture, l’esecutivo ha continuato a non fornire risposta alcuna; a nostro giudizio stabilendo un allarmante precedente nelle relazioni istituzionali. Salvo poi sentir dire a ministri e sottosegretari che “per Piaggio non c’è da preoccuparsi”, quando presenziano a convegni e feste di partito".

"Per dare certezza ai diritti occupazionali e agli accordi firmati è necessario prima di tutto ristabilire quali siano le sedi in cui avviene la discussione, perché per i circa 120 lavoratori in cigs, con scadenza al 20 luglio 2018, le vaghe promesse o le boutade elettorali contano poco – conclude Pastorino - Oggi sono a rischio 1195 posti di lavoro: 881 a Villanova e 314 a Sestri. Dato il valore dell’azienda, strategica per il territorio e per l’economia italiana, il governo non può permettersi continui giochi al rimando; per poi magari, all’avvicinarsi delle scadenze, giustificare gli eventuali esuberi voluti dall’azienda. Ho già dato adesione per essere fra i consiglieri estensori del documento deliberato dalla commissione". 

c.s.

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